Truffe telefoniche e falsi poliziotti: l’allarme della Questura di Monza e Brianza

27 febbraio 2025 | 17:31
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Truffe telefoniche e falsi poliziotti: l’allarme della Questura di Monza e Brianza

La Questura di Monza e Brianza lancia un nuovo allarme sulle sempre più sofisticate truffe telefoniche messe in atto da criminali senza scrupoli, che sfruttano l’identità delle forze dell’ordine e di istituti bancari per rag

MONZA – La Questura di Monza e Brianza lancia un nuovo allarme sulle sempre più sofisticate truffe telefoniche messe in atto da criminali senza scrupoli, che sfruttano l’identità delle forze dell’ordine e di istituti bancari per raggirare i cittadini.

Negli ultimi tempi, infatti, numerose denunce hanno evidenziato l’utilizzo di tecniche avanzate di ingegneria informatica per falsificare i numeri di telefono da cui partono le chiamate, facendo apparire che provengano da Questure, Comandi dei Carabinieri, banche o altri enti pubblici. Le vittime ricevono spesso SMS o telefonate in cui vengono avvisate di una presunta frode sul loro conto corrente, con il rischio immediato di perdere tutto il denaro.

Il modus operandi dei truffatori

I criminali inviano messaggi studiati nei minimi dettagli, con l’intento di generare panico e spingere le vittime ad agire d’impulso. Un caso recente segnalato alla Questura ha visto un cittadino ricevere un SMS apparentemente inviato dalla sua banca, che lo informava di un bonifico in uscita per una grossa somma di denaro. Il messaggio lo invitava a contattare urgentemente un numero per bloccare l’operazione.

Quando l’uomo ha chiamato, dall’altro capo del telefono ha risposto un truffatore, spacciandosi per un agente di polizia. Con tono rassicurante, gli ha spiegato che il suo conto era sotto attacco e che l’unico modo per proteggerlo era trasferire i fondi su un altro conto “sicuro”. Fidandosi dell’interlocutore, la vittima ha eseguito il bonifico, cadendo nella trappola.

I consigli della Polizia di Stato

Alla luce della crescente complessità di questi raggiri, la Polizia di Stato invita tutti i cittadini a prestare la massima attenzione e a seguire alcune semplici regole per difendersi dalle truffe telefoniche.

Non fidarsi mai di richieste di denaro arrivate tramite telefono, SMS o e-mail, soprattutto se provenienti da numeri sconosciuti o sospetti.
Le forze dell’ordine e gli enti pubblici non chiederanno mai bonifici o pagamenti per presunte truffe in corso o per qualsiasi altro motivo.
Se si riceve una chiamata sospetta, contattare immediatamente il Numero Unico di Emergenza 112 per verificare la veridicità della richiesta.
Non comunicare mai dati bancari, PIN o password a persone che si spacciano per poliziotti, carabinieri o dipendenti di banca.

Per qualsiasi dubbio o segnalazione, le autorità invitano i cittadini a rivolgersi sempre alle forze dell’ordine. Solo la prudenza e la consapevolezza possono evitare di cadere vittima di questi sofisticati inganni.