Un’oasi per pedoni e ciclisti, ma (per ora) senza servizi: novità per la strada della Cavallera

“Quello che chiediamo è molto semplice. Questi interventi renderebbero la ciclopedonale ancor più fruibile per tutti”, dichiara Daniele Tremolada, presidente della consulta di Oreno.
È di nuovo al centro dell’attenzione la Strada comunale di via della Santa, meglio conosciuta come la “Cavallera”. Una striscia di terra lunga circa 1,6 km che non smette di essere protagonista del dibattito vimercatese. “Mancano cestini per raccogliere le deiezioni canine, mancano cestini pubblici, mancano panchine, manca un’illuminazione e, soprattutto, dall’ingresso di Oreno non c’è nessun tipo di protezione per i ciclisti e i pedoni”. E’ un fiume in piena il presidente della consulta di Oreno Daniele Tremolada.
Una storia infinita
Da più di sei anni la Strada della Santa è protagonista di diatribe e teatro anche di atti vandalici. La chiusura totale al traffico e la riapertura come ciclopedonale pura negli anni dell’amministrazione Sartini, aveva creato non pochi disagi agli abitanti di cascina del Bruno, privati del collegamento diretto e più breve con il centro di Vimercate. La svolta era arrivata nel 2022 quando la nuova amministrazione, guidata dal primo cittadino Francesco Cereda, aveva accolto le esigenze dei residenti e dato dei permessi di transito veicolari – solo dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle ore 9.30 e dalle ore 16 alle ore 18 – lasciando la ciclopedonale all’uso esclusivo di ciclisti e pedoni per il resto del tempo e nei weekend. “Un passo in avanti e un correttivo importante”- riconosce Tremolada, – “Ma ad oggi le migliorie da mettere in atto sono ancora molte”.
C’è però da sottolineare che se da un lato la chiusura della strada ha creato qualche disagio, dall’altro ha trovato il favore di sportivi e cittadini. “Abito ad Arcore e passando da Oreno vengo spesso la domenica a correre lungo questa via – racconta un runner fermato sulla ciclabile – E’ un vero e proprio corridoio naturale tra i campi, lontano dal traffico e dal caos cittadino e mi permette di allenarmi in un ambiente tranquillo e sicuro. Vero è che potrebbero mettere qualche panchina per chi preferisce passeggiare e vuole magari spezzare la lunga camminata”. Tra l’altro non manca neppure il bel paesaggio, dato che la strada offre una notevole vista sulle nostre montagne: Resegone, Grignetta e Grigna.
Le richieste della consulta
“Camminando sulla ciclopedonale è facile notare che in tutto il tratto c’è un solo ed unico cestino, peraltro – aggiunge Tremolada – un cestino che presenta delle criticità in quanto senza coperture e spesso oggetto di un utilizzo improprio”. Come nota il presidente, “Il cittadino si trova quindi costretto a passeggiare lungo la strada portando con sé i rifiuti”.
Discorso simile per le panchine, assenti per tutto il percorso, spiega Tremolada: “È necessario rendere più fruibile la ciclopedonale soprattutto per gli anziani che ad oggi sono impossibilitati a fare una passeggiata e avere un attimo di pausa. Siamo consapevoli che con il posizionamento delle panchine potrebbero sorgere dei rischi riguardanti un utilizzo improprio, ma aggiungerle sul percorso è una miglioria che non va sottovalutata”.

Un discorso a parte invece riguarda l’illuminazione. Qualche anno fa erano stati posizionati dei faretti led sui lati della strada ma avevano avuto vita breve. La maggior parte infatti sono stati rubati. A tal riguardo, Tremolada sottolinea che “L’aggiunta di una nuova illuminazione offrirebbe sicuramente più sicurezza al cittadino che si trova a passeggiare o correre durante le ore serali. Questa volta però sarebbe necessario ripristinare i faretti con un fissaggio più solido, in modo tale che non siano più oggetto di atti vandalici”. O pensare ad un’altra ipotesi, senza crea ulteriore inquinamento luminoso oltre a quello di cui già soffre la nostra zona.
Infine, l’ultima richiesta della consulta verte sulla mancata sicurezza viabilistica in prossimità dell’ingresso alla ciclopedonale all’altezza di Oreno. “Arrivando dal centro, non c’è un marciapiede che colleghi da Via Fermi alla Cavallera. Rimane un tratto scoperto di 150 metri dove il pedone e il ciclista non sono protetti. Posizionare un cartello per stimolare gli autisti a prestare più attenzione potrebbe essere un buon punto di partenza”.

L’ultimo appello della Consulta e la risposta laconica dell’amministrazione
Tremolada conclude che : “Come consulta notiamo che la ciclopedonale è molto apprezzata da tutti. I ragazzi possono raggiungere la scuola a piedi, chi pratica jogging e running ne fa un uso intenso durante il weekend. Tutto questo anche grazie all’ottimo manto stradale. Adesso però chiediamo che l’amministrazione dia un segno”.
In realtà un segno l’amministrazione comunale l’ha già dato: sono stati già piantati nuovi alberi e sono in arrivo cestini e panchine. Resta da capire solo le tempistiche di questi ultimi interventi di arredo urbano che renderebbero questo tratto di strada uno dei pochi che non sono stati mangiati dal cemento.
