Verdure a KmZero, alla primaria Prati di Desio il banchetto con gli ortaggi coltivati a scuola

Radicchio rosso, cavolo nero, bietole, broccoli viola e rosmarino: tutte verdure coltivate a scuola dai bambini, nell’ambito di un progetto promosso insieme a Legambiente.
Verdure a Km zero. A proporle non è un’azienda agricola, ma una scuola primaria. Lunedì pomeriggio alla scuola primaria Prati di Desio le insegnanti, col supporto di qualche nonno volontario, hanno organizzato un banchetto con i prodotti dell’orto curato dalle classi della scuola. “Prodotti a Km zero e pieni d’amore”: radicchio rosso, cavolo nero, bietole, broccoli viola e rosmarino. Tutto coltivato nel giardino della scuola.

“Il nostro istituto ha sempre avuto una particolare sensibilità verso l’ambiente – spiega l’insegnante Paola Villa – Le scuole Prati, San Giorgio e Rodari hanno sempre coltivato dei piccoli orti. Due anni fa l’esperienza è diventata più importante grazie ad un progetto proposto da Legambiente, che ha ottenuto dei finanziamenti per l’acquisto di prose, ovvero vasche per la coltivazione”. Ad ogni classe è stata affidata una prosa da coltivare.
La cura dell’orto
“Il lavoro è diventato più intenso. Noi insegnanti abbiamo anche ricevuto una formazione con un esperto e abbiamo avuto il supporto prezioso di alcuni nonni. L’anno scorso abbiamo avuto due raccolti. Ora abbiamo coltivato le verdure invernali. Lunedì abbiamo organizzato un semplice mercatino per raccogliere fondi per la scuola. É un bel progetto, perché permette ai bambini di curare le piante e osservare la loro crescita. I bambini controllano le piante, le annaffiano, puliscono intorno. É un lavoro di squadra ed è bello vedere il frutto del proprio lavoro”.

Il progetto di Legambiente
Il progetto è stato avviato due anni fa all’istituto comprensivo , grazie alla collaborazione col circolo desiano Roberto Giussani di Legambiente, nell’ambito di “InCloud” promosso dal comune. Nelle scuole primarie Prati e Tagliabue, sono state installate delle “prose” ovvero vasche per la coltivazione e, grazie anche all’aiuto di alcuni nonni e genitori, è stato preparato il terreno per la coltivazione. Lo stesso progetto è stato proposto anche alla scuola Tagliabue di San Giorgio.