Addio a Luigi Sangalli, il fumettista italiano di Braccio di Ferro

14 marzo 2025 | 19:02
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Addio a Luigi Sangalli, il fumettista italiano di Braccio di Ferro

In 40 anni di carriera con la matita in mano, Luigi Sangalli disegnò decine di migliaia di strisce per ragazzi tra cui anche Geppo e Topo Gigio.

Si definiva così, Luigi Sangalli, “il papà italiano di Braccio di Ferro” perchè fu proprio lui, decenni fa, a illustrare l’edizione made in Italy del fumetto che spopolava in America. A 86 anni trascorsi tra Monza e la bella villa alla periferia di Villasanta, Luigi Sangalli si è spento chiudendo il sipario su una lunga storia di illustrazioni, storie e creatività tutta artigianale. Una storia che inizia, lo sanno tutti, con quel vizio di tratteggiare sul foglio i ritratti dei compagni di scuola e dei professori.

Le prime strisce nel 1958

Quando Luigi Sangalli ha trasformato la passione in mestiere, iniziando a collaborare con la testata Soldino delle edizioni Il Ponte fondate da Renato Bianconi, era il lontano 1958. I bambini si entusiasmavano per un personaggio disegnato a mano e racconti che si srotolavano mille volte più lenti delle storie che divorano oggi i giovani. Veri eroi per le nuove generazioni erano Braccio di Ferro (dal 1963 agli anni ’90), ma anche Pignatta, Giannina Calamity e il celebre Geppo che poi ha ottenuto una rivista tutta per sè. Dietro all’entusiasmo con cui mamme e papà portavano in edicola i figli per comprare l’ultimo numero del giornalino preferito c’era Luigi Sangalli piegato sul foglio con le matite in mano.

Luigi Sangalli, dal Mosè Bianchi a Topo Gigio

Diplomato al Mosè Bianchi di Monza, il brianzolo non si era mai sentito uomo da ufficio, il suo primo impiego da ragioniere spiegava che durò un solo giorno. La sua casa a Villasanta, quando già era in pensione e disegnava strisce per il divertimento dei nipoti, era una sorta di museo dell’illustrazione con le sue tavole originali custodite con cura. Ha lavorato 40 anni, realizzando decine di migliaia di strisce, facendo battere i cuori di milioni di bambini e illustrando anche, negli anni ’90, l’intramontabile Topo Gigio per FPM Editore. E chissà se ha fatto in tempo, Luigi Sangalli, a scoprire, proprio da MBNews, che anche “dietro” al Topo Gigio di oggi c’è un creativo monzese: l’artista teatrale Andrea Banfi, che con un misterioso gioco di aste, fa muovere le mani dell’affettuoso pupazzo quando è sulla scena.