Due tigli di Triuggio candidati a diventare monumentali

I due esemplari di Tilia cordata (tiglio selvatico) si trovano lungo la Strada Provinciale 135. Il più grande ha una circonferenza di 4,25 metri, mentre il secondo misura 3,48 metri
Triuggio. A Canonica di Triuggio due maestosi tigli potrebbero entrare nell’elenco degli alberi monumentali in Brianza. La segnalazione ufficiale è stata inviata nel 2025 da Anna Nicolodi, dottore agronomo, al Comune, alla Regione e al Parco Valle Lambro, riconoscendone le straordinarie caratteristiche dimensionali e il valore storico.
Alberi monumentali in Brianza. I tigli di Triuggio: pregio storico e botanico
I due esemplari di Tilia cordata (tiglio selvatico) si trovano lungo la Strada Provinciale 135. Il più grande ha una circonferenza di 4,25 metri, mentre il secondo misura 3,48 metri. Entrambi appartengono alla storica Villa Taverna, dimora nobiliare risalente al 1525 e circondata da un giardino “all’italiana” che ospita altre specie di pregio, come il monumentale “Cedro della California”.

“Si tratta di due alberi di grande valore, non solo per le dimensioni, ma anche per il contesto storico e paesaggistico in cui si trovano. La loro tutela rappresenterebbe un importante riconoscimento per il patrimonio arboreo locale”, spiega Anna Nicolodi, dottore agronomo e socia del RAMI.
La legge e il valore della tutela
La candidatura dei due tigli si inserisce nel quadro della Legge 10/2013, che tutela gli alberi di particolare interesse paesaggistico, storico, architettonico e naturalistico. Secondo questa normativa, spetta ai Comuni il compito di censire gli esemplari meritevoli di tutela, ma in Brianza la procedura è spesso trascurata, con numerosi alberi storici ancora non riconosciuti ufficialmente.
“Purtroppo, pochi Comuni portano avanti con costanza il censimento degli alberi monumentali, nonostante la loro importanza per il territorio. Questo porta alla perdita di esemplari di grande valore che non vengono adeguatamente protetti”, aggiunge Nicolodi.

Un patrimonio da valorizzare
Besana in Brianza, Casatenovo, Lesmo, Triuggio e Carate Brianza questi, alcuni dei tanti comuni, troppi indifferenti a predetta Legge. Il riconoscimento garantirebbe a questi giganti verdi una maggiore tutela da danni e abbattimenti non autorizzati, con sanzioni previste dalla normativa vigente.
“Avere alberi monumentali nel proprio Comune dovrebbe essere un vanto. Sono testimoni silenziosi della storia e elementi fondamentali per il paesaggio. Proteggerli significa preservare un’eredità naturale e culturale per le future generazioni”, conclude Nicolodi.
L’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia è disponibile online e consultabile tramite Google Maps sul sito del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf).