No al drappo. L’ANPI di Triuggio Alta Brianza Est contro Corbetta: “parole oltraggiose”

21 marzo 2025 | 10:23
Share0
No al drappo. L’ANPI di Triuggio Alta Brianza Est contro Corbetta: “parole oltraggiose”

La scelta della giunta Pozzoli di non esporre il banner commemorativo realizzato dall’Associazione per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia continua a far discutere

Besana. La giunta Pozzoli ha scelto di non esporre il drappo dell’ANPI realizzato dall’Associazione per celebrare l’80esimo anniversario della Liberazione d’Italia. Una scelta che, nell’ultimo consiglio comunale del 17 marzo, ha acceso il dibattito politico. I consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione per chiedere al sindaco di rivedere la propria scelta. ““L’ANPI troppo spesso prende posizioni politiche, anche forti. È un simbolo che divide”, ha affermato Emanuele Pozzoli. A replicare ad alcune dichiarazioni fatte in aula anche l’ANPI Triuggio Alta Brianza Est.

L’ANPI Triuggio Alta Brianza Est contro Corbetta

Sulla questione si è espresso anche il consigliere Alessandro Corbetta (Lega) che durante il consiglio comunale ha dichiarato: “Un conto è lavorare per una memoria collettiva, un conto è diventare un braccio armato della sinistra, estrema oserei dire. Il sindaco Pozzoli non ha fatto bene a rifiutare la richiesta, di più. L’ANPI con i partigiani, quelli veri, quelli che hanno combattuto contro le forze nazifasciste, non c’entra nulla”.

drappo dell'ANPIil drappo

Queste dichiarazioni non sono rimaste inascoltate. Attraverso un comunicato stampa l’ANPI, sezione di Triuggio Alta Brianza Est ha fatto sapere: “condanniamo fermamente le parole del consigliere Corbetta, ritenendole offensive ed oltraggiose nei confronti di una Associazione, quale ANPI, apartitica, la cui missione è quella di mantenere vivo il ricordo della Resistenza, in tutte le sue forme e componenti e della Liberazione – si legge – Riteniamo infine che l’esposizione di un banner riportante la dicitura “1945 2025 80° anniversario della Liberazione” fosse un passo concreto e tangibile verso una scelta inclusiva di memoria e commemorazione che dovrebbe trovare concordi cittadini e cittadine ed anche, soprattutto, rappresentanti istituzionali”.

E concludono: “Come sempre il 25 aprile saremo nelle piazze di tutta Italia per ricordare la liberazione del nostro Paese dalla dittatura e la ritrovata libertà”.