Assegno Unico negato ai genitori soli: parte il ricorso collettivo

Genitori unici e genitori vedovi da oltre 5 anni esclusi dalla maggiorazione: 90 adesioni già raccolte in pochi giorni. Il ricorso sarà depositato entro la fine di aprile 2025.
Besana in Brianza.Valentina Pennati, mamma vedova di Besana in Brianza, ha trasformato il dolore per la perdita del marito in una lotta per i diritti dei genitori soli con figli minori. “Essere vedovi con figli minori non è facile. Mi sono sentita sola. Abbandonata anche dalle istituzioni”, ci aveva raccontato in un’intervista il 15 novembre 2024. Poi, grazie ai social, l’incontro casuale con l’Associazione “Una buona idea”, di cui oggi Valentina fa parte del direttivo: “siamo tanti genitori che arrivano da tutta Italia e insieme vogliamo far sentire la nostra voce. Soprattutto alle istituzioni”.
Ora, insieme ad altre associazioni, ha aderito a un ricorso collettivo per chiedere giustizia sui criteri di assegnazione dell’assegno unico familiare.
Valentina Pennati
Il ricorso collettivo contro la discriminazione dei genitori unici e vedovi
Le organizzazioni no profit Smallfamilies APS, Associazione Una Buona Idea ODV e Mykes S.r.l. Impresa Sociale hanno avviato un’azione legale contro la norma che esclude i genitori unici e vedovi dalla maggiorazione dell’Assegno Unico Familiare. Attualmente, questa misura di sostegno può prevedere fino a 34 euro mensili per figlio, un importo che, se riconosciuto, rappresenterebbe un aiuto economico significativo per molte famiglie in difficoltà.
Secondo le associazioni promotrici, questa esclusione rappresenta una violazione del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione italiana. In pochi giorni, oltre 90 genitori hanno già aderito al ricorso, segno di una forte mobilitazione contro una discriminazione che colpisce milioni di famiglie monogenitoriali.
Assegno unico negato: come aderire al ricorso
La campagna di adesione al ricorso è aperta a tutti i genitori unici che hanno riconosciuto da soli il proprio figlio e ai genitori vedovi che hanno perso il coniuge da oltre cinque anni. Per partecipare, è sufficiente inviare una mail all’indirizzo ricorso.assegnounico@gmail.com
“È inaccettabile che un genitore unico subisca un’ulteriore penalizzazione economica, in un
momento in cui le fragilità sono sotto gli occhi di tutti”, dichiara Gisella Bassanini, Presidente di
Smallfamilies APS. “Domandiamo pari diritti per le varie tipologie di famiglie, senza condizionamenti legati allo status personale o familiare”.
Sabrina Sagace, Presidente di Associazione Una Buona Idea, sottolinea: “Le famiglie vedove
che oltrepassano la soglia dei cinque anni dal lutto non possono essere escluse da un sostegno
fondamentale. Questo ricorso vuole accendere i riflettori su una disparità di trattamento che
colpisce migliaia di cittadini”.
Letizia Cirillo, Presidente di Mykes S.r.l. Impresa Sociale, aggiunge: “Questo ricorso collettivo
ha un valore simbolico importante: vogliamo una società inclusiva che riconosca la pluralità dei
modelli familiari e che investa davvero nella genitorialità”.
Obiettivi dell’azione legale
Oltre al riconoscimento economico, il ricorso ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di una revisione delle politiche familiari. L’intento è quello di eliminare disparità ingiustificate e garantire pari diritti a tutti i genitori soli, indipendentemente dal motivo per cui si trovano in questa condizione.