Baskin a scuola, una “lezione” di inclusione con i ragazzi del Centro diurno disabili di Muggiò

Gli operatori e gli ospiti del Centro Diurno Disabili portano nelle classi quarte della scuola primaria Casati e Anna Frank di Muggiò il baskin, il basket integrato che permette a tutti di giocare insieme nella stessa squadra.
Baskin, il basket integrato, entra a scuola grazie agli operatori e agli ospiti del Centro Diurno per disabil di Muggiò, che hanno proposto questo sport inclusivo alle classi quarte della scuole primarie Casati e Anna Frank di Muggiò. “Tutti possono giocare a baskin – spiegano gli educatori Lucia Salvioni e Ivano Belluschi – . E’ uno sport che permette a tutti di avere le stesse possibilità. Anzi, è pensato per valorizzare chi ha capacità minori”.
In campo i valori dell’inclusione e dell’amicizia
In due incontri di due ore ciascuno, gli educatori e i ragazzi del Cdd presentano ad ogni classe il baskin con le sue regole, propongono alcuni esercizi per imparare a muoversi in campo e poi organizzano delle vere e proprie partite. “L’obiettivo – affermano i due educatori – è quello di fare riflettere i bambini sull’inclusione. Questo progetto è in continuità con altre iniziative avviate negli scorsi anni a scuola, che hanno aiutato a riflettere sui valori dell’unicità e della diversità”. I bambini si divertono a giocare a baskin con i ragazzi del Cdd e nello stesso tempo vivono nel concreto valori come l’inclusione, l’amicizia, la collaborazione. “L’attività è anche un modo per aiutare i gruppi classe a conoscersi”. La proposta è per bambini dalla quarta classe primaria in poi.

Il baskin, sport per tutti
Il baskin è uno sport che si sta sempre più diffondendo: è pensato per permettere a persone normodotate e persone con disabilità di giocare insieme nella stessa squadra, composta sia da ragazzi che da ragazze. Coinvolge giocatori con qualsiasi tipo di disabilità, fisica o cognitiva, che consenta il tiro al canestro. In campo ci sono quattro canestri, quindi due in più del solito e più bassi rispetto agli altri. La palla può essere più piccola o più leggera. Ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e ha di conseguenza un avversario diretto dello stesso livello. “Col tempo, le competenze si incrementano: questo sport è pensato proprio per valorizzare e potenziare le capacità di ciascuno” spiegano gli educatori.
I pensieri dei bambini
Alla fine di ogni incontro a scuola, c’è sempre un momento di scambio sull’esperienza. Alla domanda “che cosa vi è piaciuto?” alcuni bambini hanno risposto: “Giocare tutti insieme” . “Nessuno è stato escluso”. “Abbiamo passato del tempo insieme e ci siamo divertiti” . “Abbiamo imparato a giocare con tutti”. mIl progetto del Cdd di Muggiò, che fa parte del Consorzio Desio Brianza, proseguirà fino a maggio.