Briosco, madonnina “abusiva” da togliere. Parco Valle Lambro spiega

La notizia aveva fatto velocemente il giro del web e acceso anche un discreto dibattito pubblico. L’Ente Parco ora dà le sue motivazioni: ecco il perché della notifica all’80enne di Briosco.
Briosco. Ha fatto discutere la notifica che il Comune di Briosco, su segnalazione dell’Ente Parco Valle del Lambro, ha inviato all’ottantenne Giovanni Riva. Il motivo della notifica? Un madonnina abusiva. O meglio, un santuario fai-da-te, corredato di panchine e capanno degli attrezzi da smantellare in 30 giorni a causa della mancanza dei relativi permessi edilizi e paesaggistici.
La notizia aveva fin da subito aperto un dibattito pubblico. L’anziano brioschese, intanto, aveva scelto di fare ricorso al TAR con l’aiuto dell’avvocato Umberto Grella.
LA REPLICA DELL’ENTE PARCO
Sulla questione arrivano anche le precisazioni dell’Ente Parco Valle del Lambro che sottolinea: “il provvedimento si è generato a seguito di segnalazione giunta all’Ente Parco da parte di un cittadino residente nel territorio di Briosco a cui è seguito subito un sopralluogo delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco, al fine di accertare la veridicità della segnalazione stessa ed eventualmente per rilevare nel dettaglio lo stato di fatto – si legge nel comunicato stampa – sull’area interessata sono state rilevate diverse opere e strutture abusive, di varia tipologia e consistenza, assoggettabili a sanzione”.
NON SOLO QUESTIONE DI “MADONINNA”
Stando a quanto si legge nella nota divulgata dall’Ente Parco “l’area oggetto delle verifiche è risultata essere inserita e classificata, secondo le Norme Tecniche Attuative del Parco Regionale della Valle Lambro, in articolo 12 (“Sistema degli aggregati urbani”), la cui competenza pianificatoria e sanzionatoria è posta in capo ai singoli Comuni. Di conseguenza, è stata inoltrata dall’Ente Parco la relativa segnalazione al Comune di Briosco, per eventuali verifiche e adempimenti del caso – e ancora – in considerazione del rilevamento effettivo degli abusi in essere, l’Ente Parco e il Comune di Briosco hanno agito nel rispetto delle specifiche competenze, per i relativi provvedimenti sanzionatori, così come espressamente previsto dalla legge. La mancata segnalazione di tali abusi si sarebbe altrimenti configurata come un’effettiva omissione di atti d’ufficio. Un ente pubblico, infatti, è tenuto a intervenire per far rispettare le regole, per tutti in eguale misura”.
BRIOSCO MADONNINA ABUSIVA
“Nessuno mette in dubbio il valore che la grotta mariana può avere da un punto di vista religioso e affettivo, ma mettendo in evidenza il manufatto votivo quale oggetto del provvedimento – conclude l’Ente Parco – il proprietario sanzionato ha cercato di far passare in secondo piano gli altri abusi contestati, sicuramente di maggior rilevanza, distogliendo in tal modo l’attenzione dalla verità dei fatti e dalla finalità dei provvedimenti assunti dagli Enti interessati, che agiscono con l’unico obiettivo di preservare il patrimonio naturale condiviso, facendo rispettare, come è doveroso in qualsiasi circostanza, le norme di legge”