Bruciano i libri della casetta del bookcrossing: l’indignazione a Seveso

Le parole dell’Assessore Mastrandrea: “Un gesto vile, incivile, che racconta più di mille parole l’ignoranza di chi l’ha compiuto. Ma la cultura non si spegne con le fiamme: rinasce, si diffonde, e rende chi la teme ancora più piccolo”
Seveso. Delinquenti hanno bruciato i libri della casetta di bookcrossing situata tra via Adua e via Luigi Maderna, vicino alla panchina “intelligente” posizionata lì dal Distretto del Commercio Groane e Fiume Seveso. Un atto vandalico che ha indignato tanti. Al momento non si conoscono gli autori del vile gesto. È successo tutto nella notte tra il 5 e il 6 marzo. Ad accorgersi di quanto accaduto una cittadina che, passando lungo la via, ha notato la cenere e le pagine bruciate lungo il marciapiedi e subito ha allertato i carabinieri e l’ufficio cultura per segnalare l’accaduto.
ATTO VANDALICO: BRUCIATI I LIBRI DELLA CASETTA DEL BOOKCROSSING
Odio verso la cultura. O semplicemente noia. Difficile trovare una motivazione al gesto. Certo è che la foto delle cenere pubblicata online sulla piazza pubblica di facebook da una sevesina ha indignato tanti. C’è chi parla di ignoranza, chi chiede l’installazione di più telecamere, e chi invece sottolinea che c’è ancora molta inciviltà.

BALORDI AL PARCO DELLE ROSE: SFONDANDO LE PORTE DEI BAGNI PUBBLICI
Dalla casetta del bookcrossing, che non è stata fisicamente presa di mira dai vandali, basta fare qualche centinaio di metri per arrivare al Parco delle Rose. Un altro dei punti critici della zona e di cui vi avevamo già parlato in un nostro articolo del 20 febbraio scorso. Anche qui, infatti, ripetuti atti vandalici avevano messo fuori uso i bagni pubblici.
Da circa un mese al lavoro per il comune di Seveso l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Crippa, si è già preso del tempo per uscire sul territorio. “Ho verificato di persona la situazione dei servizi igienici del Parco delle Rose dove già stiamo intervenendo per sopperire soprattutto a danni causati da atti vandalici che li hanno resi inagibili”.