A Brugherio misteriose canzoni di satira contro la giunta di destra

Due pezzi circolano via whatsapp ma ormai li conoscono tutti: accusano la destra di aggressività, scarsa trasparenza, cementificazione. Ma chi li ha creati?
Per ora viaggia sottotraccia, diffusa attraverso la messaggistica di whatsapp, ma a Brugherio sta diventando un piccolo fenomeno social: è la canzone un po’ satirica, un po’ di contestazione che soggetti ignoti hanno scritto, cantato e registrato in opposizione all’Amministrazione comunale di Roberto Assi.
Il pezzo ha una chitarra di base e una voce maschile che attacca così: “A Brugherio, la giunta di destra ti rompe la testa…”. Il testo in rima prosegue sulla stessa linea accusando in particolare la vicesindaca Mariele Benzi (foto sotto) di ostacolare la partecipazione e di chiamare personalmente chi “ha osato” firmare la petizione contro il recente incremento delle tariffe della mensa scolastica. L’unica cosa certa, sulla questione, è l’incremento delle tariffe, perché le presunte telefonate di Benzi al momento, potrebbero essere anche una “licenza artistica” dell’autore. Il testo della canzone non risparmia il tema delle multe a Brugherio, ribattezzando la città “Multerio“, e quello della polizia locale e incita a “bere Sprite in lattina al Parco Miglio“, un invito alla trasgressione del regolamento ideato dal comandante Silverio Pavesi e criticato dalle opposizioni per le restrizioni che prevede.

Spunta una seconda canzone: a Brugherio, politica in musica
La questione è diventata un piccolo giallo sul quale si avvicendano le ipotesi rispetto all’autore. I temi e le contestazioni sono quelle classiche dei detrattori della giunta, già noti sul social. Ma per ora il mistero resta irrisolto. La canzone, a dire il vero, pur toccando temi degni di discussione (la partecipazione, la trasparenza, le multe che sostengono i bilanci comunali) lo fa in modo un po’ sguaiato, più caterpillar che spada affilata. Dall’amministrazione nessuna risposta troppo ufficiale a una questione che, va detto, attiene più alla sfera della goliardia che a quella della politica. Mariele Benzi replica informando che le canzoni in circolo sono due e in effetti spunta dal nulla un secondo pezzo, voce femminile, riferimenti alla cementificazione, toni simili, stesso epilogo: bisogna mandare a casa la giunta di destra e scegliere meglio chi votare alle prossime elezioni.
Nel mirino era finito anche il sindaco precedente
Due battute da Mariele Benzi: “Chi ha inventato i testi di queste canzonette evidentemente non ha vissuto politicamente i 10 anni precedenti. Erano altri i tempi di Multopoli. Erano altri gli incompetenti. Una cosa è certa: il potere logora chi non ce l’ha“. C’è un’altra cosa che è certa: a Brugherio le canzoni anti-governative sono un fenomeno democratico. Prima della giunta Assi, a finire nel mirino era stato Marco Troiano, con un pezzo goliardico e irriverente, in quel caso scritto, cantato e interpretato dalla stessa persona: un commerciante insoddisfatto”. Artigianato puro, insomma. Questa volta invece, il sospetto che ci sia lo zampino dell’intelligenza artificiale è lecito…