Calcio Monza, Nesta: “Leggerezza ed entusiasmo per giocare a San Siro”

Sabato sera alle 20.45 il Monza sarà di scena a San Siro. Mister Nesta sprona i suoi toccando i tasti dell’orgoglio e provando a mettere da parte la classifica.
Soi giocherà questa sera alle 20.45 l’anticipo della 27° giornata di campionato di Serie A tra Inter e Calcio Monza allo stadio San Siro. Il pronostico è del tutto favorevole alla capolista, visto l’enorme divario tecnico tra le due squadre. Mister Alessandro Nesta prova a compattare i suoi puntando sull’orgoglio: da un lato, per giocare a San Siro non servono motivazioni, dall’altro, non si può accettare una retrocessione così passivamente.
Apporccio
Non ci possono essere enormi aspettative per il Calcio Monza contro la capolista Inter, ma il fascino di una sera da gustare con leggerezza: “Serve la giusta mentalità, il Monza deve giocare con leggerezza, entusiasmo e testa libera in uno stadio stupendo contro una squadra forte. In questo dobbiamo trovare lo stimolo. Non guardiamo la classifica: sarebbe bello ribaltare i pronostici, fare la partita giusta”
Precedenti
Gli addetti ai lavori ricordano a mister Nesta la storica vittoria per 1 a 0 datata aprile 2023: “A San Siro il Monza ha vinto? Bene ricordare il passato, ma era un altro Monza e un’altra Inter: prima di un match penso sempre che possiamo vincere, giocandoci le nostre carte. Loro non possono mantenere il livello sempre alto: ho vissuto dei tour de force così e se l’Inter dovesse concedere qualcosa, va sfruttato al massimo”
Tattica e futuro
Seguendo queste tracce, la tattica ideale è impermeata di concentrazione, consapevoli che il futuro si scrive adesso: “Non faremo le barricate, va trovata la giusta misura: se sei in area di rigore rischi l’infilata, e così un assalto all’arma bianca non va bene. Si deve evitare la difesa a oltranza, con la pressione e i tempi vanno ricacciati fuori e spaventati. In generale non possiamo accettare una retrocessione in questa maniera, è questione di orgoglio: nella vita può succedere di tutto, ma non si può mollare o staccare, figure come quella di Roma non le meritano i tifosi, la società e l’ambiente. Parlo per il bene dei calciatori che a breve negozieranno contratti con nuove squadre: la carriera non finisce con la retrocessione. In ottica futura, un direttore sportivo potrà vagliare questi dieci ultimi match”
Rimpianti e interpreti
“Un rimpianto? In qualche frangente la squadra funzionava, con Atalanta e Milan il Calcio Monza poteva ottenere di più e con 4-5 punti magari sarebbe stato differente anche il calciomercato. Le rivali erano lì, a portata”
Non è giusto mettere dietro la lavagna i rinforzi: “I nuovi hanno bisogno di tempo, non possono essere bocciati se gettati nella mischia all’Olimpico in una situazione di classifica come la nostra; a loro serve un altro tipo di contesto per mostrare le doti”
Situazione infortunati: “Abbiamo recuperato Caprari, Castrovilli sta bene e ha fatto una bella settimana; purtroppo Akpa-Akpro non sarà a disposizione e Pessina è venuto in panchina con le scarpe da ginnastica, a mò di motivatore. Si è rotto il naso prendendo una gomitata in allenamento Ciurria, che è stato operato e speriamo di avere con la mascherina protettiva con il Parma. Le contestazioni nei nostri confronti? Ci stanno: a chi tocca se la prende, non sarà Petagna, fischiato domenica in fase di riscaldamento, a concludere la serie».
Ricordi
Chiosa dedicata infine a ricordi personali: “Mi sono stupito quando Simone (Inzaghi, n.d.r.) ha deciso di fare l’allenatore, perché reputo l’attaccante sempre egoista e quindi inadatto a tale mansione; merita il meglio per come ha lavorato, l’Inter gioca bene e ha dimensione internazionale”
Un ricordo di Bruno Pizzul, storico telecronista della Nazionale italiana scomparso in settimana:“È un pezzo della mia infanzia che se ne va, perché già prima di giocare il calcio per me era tutto. Sono cresciuto con i suoi racconti e mi pare non abbia mai criticato un calciatore: un giornalista e una persona con educazione e professionalità uniche“.