Calcio Monza, resta solo l’aritmetica

Il pareggio contro il Parma chiude ogni speranza di permanenza in Serie A. Ormai manca solo il verdetto matematico, che potrebbe arrivare entro il prossimo mese.
Il Calcio Monza ha mancato anche l’ultima chiamata: il pareggio dell’U-Power Stadium contro il Parma ha reso ormai impensabile una rimonta salvezza per i brianzoli, ora a -10 dall’ipotetica salvezza e con 9 sfide da disputare. All’aritmetica il compito di sancire, nelle prossime giornate, una mesta retrocessione già ampiamente annunciata dal campo.
Zona salvezza
Cagliari 26, Lecce-Parma 25 (scontri diretti a favore dei salentini), Empoli 23: la lotta salvezza si può sintetizzare così, al netto dei jolly che pesca qua e là l’Hellas Verona (peggiore difesa che ha conseguito con l’Udinese la nona vittoria, quarta esterna) e dei coriandoli tecnici che ha in dote il Como in grado di sfidare alla pari le big.
Alla discesa tra i cadetti pare non essere affatto rassegnato il Venezia, che dopo aver suddiviso la posta con Lazio, Atalanta e Como ha fermato pure un Napoli a portata di primato: se da un lato i lagunari costituiscono una sorta di bonus casalingo per Lecce (31^), Empoli (33^) e Cagliari (37^), dall’altro avere a disposizione tre scontri diretti e il match al Penzo con il Calcio Monza rinfranca le speranze della squadra allenata da Eusebio Di Francesco.
Il fanalino di coda Monza (5 punti ottenuti su 45 a disposizione, due pareggi e tre sconfitte recita il Nesta– bis), atteso dopo la sosta da Cagliari ed Empoli (alla penultima), è invece osso più facilmente rosicchiabile: date da circoletto rosso sono infine Empoli-Cagliari alla 31^ e, soprattutto, Empoli-Parma alla 36^.
Il rendimento nel ritorno premia il Cagliari (9 pt), migliore difesa del gruppetto: Lecce in scia (8 pt) e Parma (6 pt) rinvigorito da Chivu, con la barchetta Empoli (2 pt) sballottata tra gli scogli da insidiosi gorghi; salentini e toscani hanno una gara in più tra le mura amiche rispetto a isolani e ducali, che a livello difensivo sono i meno peggio.
Serie B: quando?
Tutto questo discorso è purtroppo estraneo a una prospettiva di sopravvivenza del Monza, ma va tenuto in considerazione per ipotizzare, al contrario, quando lo sconforto dell’aritmetica restituirà i biancorossi ai cadetti.
A un certo punto del cammino i tifosi temevano che il Monza potesse lasciare la categoria dopo il derby (il Como è in Brianza alla 31^, il 5 aprile), ma l’andamento lento che i bassifondi evidenziano impedirà la beffa: il calendario incornicia la sfida ai lariani tra le due alle pericolanti Cagliari (30 marzo) e Venezia (12 aprile). Ipotizzando nel trittico un ottimistico colpo di coda (5–7 pt, ma il Monza rischierebbe di raddoppiare i successi attualmente nel carniere..), la retrocessione ricadrebbe all’interno del terzetto di impegni Napoli (casa) – Juventus (fuori) – Atalanta (casa): a quel punto rimarrebbero 18 punti a disposizione e già adesso i viscontei ne devono recuperare 10 sulla quart’ultima, posizione condivisa da Lecce e Parma.
La prima opzione regalerebbe un’amara Pasqua, essendo la sfida alla banda Conte in programma sabato 19 aprile, mentre alzare bandiera bianca dinanzi alla Vecchia Signora farebbe andare la mente alla prima volta allo Stadium, bagnata da Ciurria e Mota Carvalho e – con il senno di poi – probabilmente il punto più alto di questo triennio in Serie A.
Contro la Dea è sconfitta infine scontata secondo le leggi della statistica. Sono ragionamenti che valgono poco, perché la sentenza che affianca alla stagione ’25–’26 la parola maiuscola B è scritta da tempo e i pensieri dei tifosi sono rivolti alla cessione della società e all’allestimento del nuovo progetto tecnico. Di cui al momento non si vede nessun contorno…
Credit: E-Mage Studio