Da Barlassina, Claudio Borghi e il paravento d’arte

“Amo i gesti semplici” è il paravento-scultura che Claudio Borghi presenta alla mostra di San Donato Milanese con altri 22 artisti.
Simbolo di utilità quotidiana ma anche di mistero e immaginazione, con Claudio Borghi, artista di Barlassina, il paravento diventa un’opera d’arte nella mostra “Schermi d’Arte- Il paravento da oggetto a favola”. L’esposizione, in svolgimento alla Galleria Virgilio Guidi di San Donato Milanese fino al 16 marzo 2025, ideata e progettata da Gabriella Brembati, direttrice di Spazio Arte Scoglio di Quarto, con la curatela del critico e storico dell’arte Alberto Barranco di Valdivieso, presenta le opere di 23 artisti tra scultori, pittori, poeti e designer, appartenenti a generazioni diverse e differenti fra di loro per pensiero e formazione artistico-culturale. Fra di loro anche lo scultore brianzolo Claudio Borghi, che presenta l’opera “Amo i gesti imprecisi” del 2024 in acciaio, corten e ottone.

Chi è Claudio Borghi
Nato a Barlassina nel 1954 , dopo essersi diplomato all’Accademia di Brera, Claudio Borghi ha esposto per la prima volta nel 1978 alla Galleria delle Ore di Giovanni Fumagalli, in concomitanza della Biennale di Scultura del comune di Arese alla Villa Medici-Burba di Rho, nella rappresentativa dell’Accademia di Brera. Da allora ha tenuto regolarmente mostre personali alla Galleria delle Ore e alla Galleria Spaziotemporaneo; ha partecipato a rassegne e mostre collettive a carattere nazionale e internazionale, tra cui la Biennale di Milano nelle edizioni del 1984, 1987 e 1989. Recentemente ha allestito una mostra personale presso Il Palazzo Ducale a Gubbio, alla rassegna “Palinsesti” di San Vito al Tagliamento (UD) ed una mostra di sculture di grandi dimensioni presso il parco “Increa” di Brugherio (MB); inoltre, nel 2021, presso i tipi di Mimesis/Morfologie ha pubblicato il volume dal titolo “In Lontananza. Passaggi per una scultura non sospetta”.
Tutte le opere esposte, suddivise in tre gruppi differenti, Schermo Plastico, Schermo Lirico e Schermo Planare, mostrano come i ventitré artisti non sempre hanno rispettato la forma canonica del paravento ed hanno esplorato il concetto di schermo in senso poetico e interpretativo, trasformando l’oggetto funzionale in materia psichica, ossia in uno spazio di libera espressione, svincolato da qualsiasi utilità pratica.

L’opera di Claudio Borghi: il paravento-scultura
“Amo i gesti semplici”, il paravento-scultura che Claudio Borghi presenta a San Donato Milanese fa parte del gruppo “Schermo plastico”, nel quale gli artisti hanno interpretato il tema attraverso l’evidenza della materia sulle tre dimensioni o sulla sagoma libera coerente con l’indirizzo di forma. In particolare Borghi, come sottolinea nel suo testo in catalogo la storica dell’arte Marilisa Di Giovanni, riprende il tema dell’imposizione volumetrica dell’oggetto rispetto allo spazio, ma con volumi morbidi che sembrano vibrare destrutturandosi, in modo pittorico, a contatto con la luce che viene filtrata dagli spazi tra i corpi della scultura.