Dall’orfanotrofio in Brasile alla Brianza: la storia dell’adozione di Denis Brioschi commuove in TV

11 marzo 2025 | 14:37
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Dall’orfanotrofio in Brasile alla Brianza: la storia dell’adozione di Denis Brioschi commuove in TV
Un'immagine di Denis Brioschi durante il game show su rai2

Al game show di rai2 “99 da battere” anche un concorrente brianzolo: Denis Brioschi, 27enne di Nova Milanese

Monza. È stato uno dei protagonisti di 99 da battere, il game show condotto da Max Giusti su Rai 2: si è battuto, sfida dopo sfida, con l’intento di portarsi a casa il montepremi di 99mila euro. Non ci è riuscito (è stato eliminato nella puntata di martedì 10 marzo, ndr), ma Denis Brioschi, di Nova Milanese, ha sicuramente lasciato il segno grazie alla sua storia: una nuova vita in Brianza grazie all’adozione.

Chi è Denis Brioschi, concorrente di 99 da battere

Molto conosciuto in quel di Nova Milanese, Denis Brioschi, 27 anni, non è nuovo al piccolo schermo. Nel 2021 aveva già partecipato al reality show La Caserma. Dal 10 febbraio è stato tra i 100 partecipanti del game show di Rai 2, dove i concorrenti, tra i 18 e i 98 anni, vengono coinvolti in una serie di sfide di ogni tipo: giochi divertenti, originali, a volte assurdi, ma sempre alla portata di tutti. Obiettivo? Non arrivare mai ultimi. In ogni sfida, infatti, chi perde viene eliminato dal gioco fino a che, dai 100 iniziali, rimarrà un solo concorrente vincitore del montepremi in palio di 99mila euro.

Denis Brioschi non ce l’ha fatta. Nell’ultima puntata, andata in onda martedì 10 marzo, è stato eliminato.

Dal Brasile a Nova: la storia della sua adozione

Il 27enne brianzolo, però, è riuscito comunque a lasciare il segno con la sua storia. Durante una delle sfide, infatti, i concorrenti si dovevano esibire su un palco con l’obiettivo di raccogliere più applausi possibili per evitare l’eliminazione. Denis non solo ha raccolto gli applausi, ma ha fatto commuovere tutti con la storia della sua adozione:

“La mia storia inizia il 13 gennaio del 1998 – racconta – perdo i genitori e vengo lasciato in un orfanotrofio. Dopodiché, a 3 anni, incontro una famiglia di Nova Milanese, Rita e Patrizio, e da lì prendo il mio primo volo per la vita. Arrivo in Brianza e scopro tantissime cose. Scopro com’è il mondo. Perché dov’ero prima, comunque, la realtà era molto cruda.”

“Io ho sempre ringraziato i miei genitori, Rita e Patrizio, e sono certo che sono tanto orgogliosi di me – conclude – perché quando ti alzi la mattina e mamma e papà hanno una giornata no, ma arrivi tu e loro ti sorridono, non ha prezzo.”

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