Ginnastica ritmica, terremoto in Federazione: Maccarani licenziata con effetto immediato

Un capitolo storico della ginnastica ritmica italiana si chiude nel modo più drastico: Emanuela Maccarani è stata rimossa con effetto immediato dal ruolo di Direttrice Tecnica della Nazionale.
Desio – Un capitolo storico della ginnastica ritmica italiana si chiude nel modo più drastico: Emanuela Maccarani è stata rimossa con effetto immediato dal ruolo di Direttrice Tecnica della Nazionale. La comunicazione è arrivata direttamente dal presidente della Federginnastica, Andrea Facci, che ha parlato di una “scelta adottata all’unanimità” dal consiglio federale.
Maccarani, uno dei tecnici più vincenti dello sport italiano, con oltre 200 medaglie conquistate, non potrà più mettere piede nell’Accademia internazionale della ritmica di Desio, la “casa delle Farfalle” che lei stessa aveva fondato e gestito per anni.
Ufficialmente, la rimozione di Maccarani sarebbe indipendente dallo scandalo che ha travolto la Federazione nel 2022, quando le ex ginnaste Anna Basta e Nina Corradini denunciarono presunti abusi psicologici da parte dell’allenatrice. Tuttavia, il caso è tutt’altro che chiuso: la giustizia ordinaria ha richiesto il rinvio a giudizio, mentre il processo sportivo è stato riaperto dopo l’emergere di nuovi elementi.
“Si conclude una gestione tecnica molto lunga, durata oltre 30 anni, un unicum assoluto – ha aggiunto Facci -. La gestione precedente aveva garantito la continuità del progetto, ma gli attuali consiglieri e il sottoscritto hanno deciso che il ciclo fosse esaurito e che la squadra potesse avere una guida diversa”. Per il momento la guida sarà mantenuta da Facci.
“Ho appreso la notizia dai social – ha spiegato Maccarani all’Ansa – ero uscita dalla palestra di Desio per mangiare e quando sono tornata mi sono accorta della lettera di licenziamento in posta. Da domattina sono sollevata dall’incarico nonostante nel contratto io debba avere un mese di preavviso, ma mi hanno detto che vista la delicatezza della situazione già domani non potrò essere a Desio”.