Fabrizio Ciceri è il nuovo presidente della Casati Arcore

Già vicepresidente, Ciceri viene dal settore calcio della Casati e raccoglie l’eredità di Antonio Radice, scomparso poche settimane fa.
La polisportiva Casati Arcore dopo la perdita del presidente Antonio Radice punta su Fabrizio Ciceri. E’ lui, dopo la nomina di venerdì scorso, la nuova guida di una società che raccoglie tra i 1000 e i 1200 atleti in diverse discipline sportive. Ciceri, 61 anni, di Vedano, ex imprenditore della Beta Utensili di Sovico, è già un veterano della Casati, con oltre 15 anni di volontariato all’attivo e un ruolo come vice presidente. “In questo ruolo – ha spiegato – dopo la scomparsa del nostro presidente Radice, ho convocato subito un’assemblea soci straordinaria perché una società deve avere un presidente, non può aspettare”. Ciceri si è proposto per il ruolo, “mi è sembrato naturale – ha detto – lo vivo come un onore, ma anche con la consapevolezza che sarà un compito impegnativo”.
Ciceri, la Casati e l’eredità di Antonio Radice
Ciceri ha già un bagaglio di esperienza notevole in polisportiva Casati, dove è approdato 15 anni fa come genitore di un ragazzino che voleva giocare a calcio. Da lì, sempre nel settore calcio, è diventato dirigente della squadra e poi responsabile del settore calcio. La vicepresidenza della polisportiva è una nomina dello scorso anno. Ma l’eredità di Antonio Radice è qualcosa di impegnativo e Ciceri lo sa. “Lui non era forse un politico – ricorda – ma di certo sapeva interfacciarsi con la politica. E dovrò fare la stessa cosa perché un presidente di una società come la Casati non può evitarlo. Peraltro, proprio per via del mio impegno in società, conosco già i rappresentanti delle istituzioni. Il sindaco Maurizio Bono mi ha fatto e congratulazioni di recente, in modo informale”.
La nuova linea: “avrò bisogno dell’aiuto di tutti”
La Casati con Ciceri si prepara a una nuova linea: “Radice era in carica da 18 anni – ha sottolineato Ciceri – lui era la Casati, sapeva tutto, tutti facevano affidamento su di lui. Adesso le cose saranno necessariamente un po’ diverse: avere una figura come lui non è più fattibile”. Con questa consapevolezza, il neopresidente annuncia i suoi propositi: tanto studio per conoscere le dinamiche interne dei vari settori e raccogliere le istanze. E poi un lavoro di squadra: “avrò davvero bisogno dell’aiuto di tutti i settori, so di poter contare su di loro che dal punto di vista operativo vanno avanti da soli. Io lavorerò molto sulla dimensione polisportiva”. Nella società le figure chiave sono numerose. Ciceri, con una stima approssimativa, spiega che sono almeno un centinaio le persone distribuite nei diversi ruoli. Tutte volontarie. La garanzia di affidabilità insomma non arriva dei compensi, ma da qualcosa di più solido: la passione che muove tutti. Per lo sport e per la storica società arcorese.