Festa islamica annullata a Besana. Corbetta: “l’oratorio non è uno spazio eventi”

22 marzo 2025 | 07:52
Festa islamica annullata a Besana. Corbetta: “l’oratorio non è uno spazio eventi”
Alessandro Corbetta (Lega)

Già lo scorso anno, quando la festa era stata celebrata all’oratorio di Renate, il consigliere leghista si era espresso contrario. Di nuovo torna a sottolineare al sua posizione, ecco il commento

Besana. La decisione dell’oratorio di Calò, a Besana in Brianza, di annullare l’Iftar organizzato dall’Associazione La Pace di Renate continua a far discutere. Dopo le spiegazioni fornite da Don Antonio, che ha parlato di una “leggerezza” nella gestione della concessione dello spazio, arriva ora il commento del consigliere regionale Alessandro Corbetta, che difende la scelta dell’oratorio e invita a riflettere sul ruolo degli spazi parrocchiali.

Iftar annullato. Corbetta: “Prevalso il buonsenso”

Per Corbetta, la decisione di non concedere l’oratorio per la festa islamica dell’Iftar è stata corretta e rispettosa della natura di questi spazi. “Io vedo ancora gli oratori come luoghi di aggregazione cristiana e credo di non essere l’unico a considerarli tali”, ha dichiarato.

Se da un lato riconosce l’importanza dell’integrazione e la necessità di sostenere economicamente le strutture parrocchiali, dall’altro ritiene che trasformare gli oratori in semplici “spazi eventi” disponibili per qualsiasi tipo di celebrazione possa essere una forzatura. “Stride e un po’ rattristisce che gli oratori diventino spazi da affittare per qualsiasi evento, anche per feste di altre religioni”, ha aggiunto.

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“Ci sono altre soluzioni”

Secondo Corbetta, la soluzione sarebbe semplice: rivolgersi ad altre strutture private disponibili sul territorio. “Di sale private da affittare ce ne sono tante in Brianza, ci si può rivolgere altrove senza creare imbarazzi e divisioni nelle comunità cattoliche”, ha sottolineato.

L’evento, che avrebbe dovuto tenersi il 24 marzo, ha visto oltre 400 iscritti rimasti senza una nuova data o una location alternativa annunciata. Don Antonio, nel motivare il dietrofront, ha spiegato di aver preso la decisione dopo un confronto con la Curia, che ha ribadito la necessità di maggiore preavviso e di una comunicazione più ampia alla cittadinanza per eventi di questo tipo.

Resta ora da capire se l’Associazione La Pace riuscirà a trovare una nuova soluzione per garantire lo svolgimento dell’Iftar in Brianza.