Gran Premio di Monza, un affare da 340 milioni di euro: il dettaglio al centesimo

L’indotto del Gran Premio d’Italia a Monza genera oltre 340 milioni di euro di benefici, confermando il suo impatto positivo sull’economia locale e sul territorio circostante.
I numeri dimostrano ancora una volta il successo economico e di pubblico del Gran Premio d’Italia a Monza. Nel 2024 infatti il record di 335 mila spettatori si è tradotto in 340 milioni di euro di benefici economici, per la precisione 339.673.732 euro e 68 centesimi. Un risultato che conferma l’importanza dell’indotto Gran Premio, che genera ricadute significative su tutto il territorio. Uno studio fatto al centesimo dalla società di consulenza turistica e marketing territoriale JFC commissionato dall’amministrazione comunale. Obiettivo analizzare in maniera scientifica l’impatto economico, e non, dell’evento più importante dell’anno dotando la città di una valutazione completa e funzionale per la programmazione futura.
Un’indagine, presentata dall’Amministratore Unico di JFC Tourism & Management Massimo Feruzzi, durata oltre 6 mesi basandosi sulle risposte di più di 3 mila spettatori presi a campione per il sondaggio. La raccolta dati ha interessato il sistema alberghiero ed extra alberghiero di Monza, Milano e delle province vicine di Como, Lecco, Varese, Bergamo e Cremona, anche loro interessate dall’afflusso di turisti, oltre alla filiera del food&beverage e del commerciolocale.
“L’informazione più importante non è il dato economico, – sottolinea l’Assessore al Turismo Carlo Abbà – ma l’indice di gradimento, il coinvolgimento del pubblico e le opportunità che possono nascere in base alle risposte dei turisti. Sono dati importanti per migliorare l’accoglienza e mettere a maggior reddito l’evento del Gran Premio. Assieme al Parco e alla Villa Reale possiamo puntare a una azione di sistema di tutte le componenti della città per immaginare il valore che potremmo andare a generare. Inoltre sono dati che mostrano il potenziale presente per gli investitori“.

Soddisfazione del pubblico e profilo degli spettatori
La pagella recita un voto medio sull’organizzazione di 5,3 su 7, mentre il giudizio complessivo sulla visita in città totalizza un 5,7 su 7. Un pubblico prevalentemente internazionale e giovane, il 64,3% del totale era straniero con età media di 37 anni e 3 mesi, con il 48,3% degli intervistati che ha dichiarato di voler tornare nel 2025. Nel 2024 il 41,1% di coloro che hanno partecipato all’evento lo ha fatto per la prima volta nel 2024, mentre il 58,9% degli spettatori aveva già partecipato all’evento negli anni passati.
Una tipologia di clientela che si allontana ormai dal singolo appassionato di Formula 1, ma che abbraccia un pubblico molto più ampio: prevalentemente coppie al 25,9% e famiglie con bambini al 22,6% seguite da gruppi di amici al 21,5% e poi addetti ai lavori al 13,6%.

“Stiamo notando una crescita progressiva nell’indotto e nel gradimento del pubblico, dimostrazione della crescita del fenomeno Formula 1 e di come a Monza stiamo dimostrando di essere ben collocati anche nel panorama internazionale. – dichiara il Presidente di Autodromo Nazionale MonzaGiuseppe Redaelli – È positivo il gradimento pari a 5,7 su 7 riguardo l’esperienza in città anche perché più cresce questo dato maggiore è la soddisfazione di Formula 1. Per quanto riguarda il voto di 5,3 su 7 per l’organizzazione dell’evento, secondo a nostre indagini interne assieme a F1, è legato a un livello di intrattenimento considerato inferiore fino al 2024 e a un’insoddisfazione del pubblico per i servizi legati alla struttura del circuito che risulta essere inadeguato. A riguardo ci stiamo muovendo per alzare gli standard nel tempo più breve possibile“.
Con il contratto prolungato fino al 2031 l’Autodromo continua infatti i lavori di rinnovamento: trasformazione della sala stampa entro il 2026 in nuova area hospitality per il paddock club, nuove coperture per la terrazza e nelle successive fasi nuove tribune per migliorare l’accoglienza dei tifosi.
L’impatto turistico dell’evento
Tifosi che in quanto turisti hannosoggiornato sul territorio sono stati 42.551 con una permanenza media di 2,97 notti per un totale di 126,375 presenze turistiche complessive. Le strutture alberghiere si posizionano come prima tipologia di alloggio preferita con 21.161 prenotazioni e un indice di internazionalizzazione di chi ha soggiornato pari al 60,5%: Francia in primis (14,7%) seguita da Paesi Bassi (14%), Regno Unito (13,5%) e Germania (12,2%). Tradotto, il fatturato rispetto all’edizione 2023 è cresciuto del 19,3% per le strutture alberghiere e del 6,1% per quelle extraalberghiere, confermando ancora una volta la forza dell’indotto Gran Premio.
“Il Gran Premio d’Italia è per Monza un evento internazionale ormai consolidato: un appuntamento non solo per la nostra città, ma per l’intero territorio. – spiega il Sindaco di Monza Paolo Pilotto – Lo sforzo organizzativo che richiede un evento sportivo internazionale come il Gran Premio dimostra la capacità degli Enti Pubblici di saper sostenere le aspettative delle tantissime persone che raggiungono la nostra città nella tre giorni”.

Un evento che per un fine settimana abbassa l’età media della città di Monza rendendola anche più internazionale: il 35,2% degli spettatori avevano un età tra i 18 e 29 anni con una provenienza da 69 nazioni diverse. Più difficile però convince gli spettatori a visitare Monza: il 50% di loro non ha fatto altro se non presenziare al GP e il 20% ha approfittato per visitare Milano. È proprio il capoluogo lombardo a rubare turisti a Monza, complice il fatto che piloti e scuderie organizzano i loro eventi in collaborazione con gli sponsor proprio a Milano: una città con un’attrattiva molto più alta. Precisamente il pubblico straniero per il 36% decide di recarsi nel capoluogo, mentre quello italiano per il 68% non svolge nessun’altra attività. Tuttavia, l’indotto Gran Premio continua a generare benefici economici rilevanti per Monza e l’intero territorio, rafforzando l’attrattività dell’evento.
L’auto rimane ancora il mezzo di trasporto più usato (55%) con però dati incoraggianti e in crescita per gli spostamenti in treno (20,5%), mentre ormai è consolidato il dominio dell’informazione digitale per organizzare il fine settimana: per il 43,7% i turisti hanno utilizzato strumenti digitali come social media e internet per raccogliere informazioni distanziando radio e tv al 20%.

Gran Premio 2024, un indotto economico da 340 milioni di euro
Oltre al giudizio dei visitatori, JFC ha raccolto anche i dati relativi alle ricadute economiche generate dall’evento sul territorio. Il valore complessivo dei benefici, che ammonta a oltre 339 milioni di euro, è diviso infatti in benefici diretti, indiretti, indotti e ancora legacy di filiera e impatto comunicazionale.
Del totale, più di 99 milioni provengono da beneficidiretti, derivanti dalle spese per biglietti, ristorazione, accoglienza e commercio. L’organizzazione dell’evento, l’acquisto di beni e servizi da aziende locali, il trasporto pubblico e altri servizi territoriali generano invece benefici indiretti stimati in oltre 28 milioni di euro. I beneficiindotti, quali incremento del valore della forza lavoro e una nuova spesa sul territorio, sono stati quantificati in 21 milioni di euro. Contribuiscono poi all’indotto generato dal Gran Premio quasi 31milioni attribuiti alla legacy di filiera: nuovi flussi di investimento, incremento internazionale del business, accesso di nuove imprese e ricadute valoriali sulla filiera dell’industria motoristica e sulla filiera produttiva.
Infine, la copertura mediatica e la valorizzazione del brand, grazie alla presenza dell’evento sui principali canali di comunicazione, portano il valore complessivo del media coverage e della brand awareness a 160milioni di euro.