Valle dei Mulini: lo storico Sentiero della Vigna riapre dopo anni grazie ai volontari

Grazie all’impegno di volontari e associazioni, è stato riaperto un tratto del Sentiero delle Vigna nel Parco della Valle dei Mulini, migliorando la connessione tra le aree verdi di Meda e Seveso.
Il Parco della Valle dei Mulini compie un passo avanti nel suo sviluppo. Un’idea nata nel 2009 e trasformata in un Progetto di Compensazione Ambientale legato alla Pedemontana, ma mai attuato da quest’ultima, ha finalmente visto una nuova realizzazione. Grazie all’impegno di volontari e associazioni ambientaliste, è stato riaperto un tratto del Sentiero della Vigna e del Vecchio Mulino, avvicinando così il collegamento pedonale tra il Bosco delle Querce di Seveso e Meda e il Parco delle Groane e della Brughiera.
“Con il tempo l’area si è urbanizzata molto e il Sentiero della Vigna è andato via via scomparendo – ci spiega Gianni Del Pero, geologo medese e presidente di WWF Lombardia – ne era rimasta solo una piccola traccia. Chi lo percorreva, però, era costretto a camminare a bordo strada. Ora, finalmente, siamo riusciti a ripulirne un primo tratto: questo sentiero è di tutti, quindi da oggi siamo tutti più ricchi”.
Progetto di riforestazione urbana: in due anni più di 2000 alberi messi a dimora
Il progetto di sistemare il camminamento pedonale vicino al vecchio mulino per renderlo di nuovo fruibile rientra nel più grande progetto di “riforestazione urbana, bosco e frutteto didattico, orti sociali”, vincitore del bando partecipato del Comune di Meda nel 2023. “In due anni abbiamo messo a dimora già 2000 alberi – sottolinea Gianni Del Pero – ora abbiamo raggiunto un nuovo traguardo con il Sentiero della Vigna”.
Ma l’impegno dei volontari e dell’associazione WWF, capofila del progetto, non si ferma qui. Gianni Del Pero, infatti, ci dà un’anticipazione dei prossimi passi: “Entro il 31 marzo metteremo a dimora un frutteto didattico nell’area della scuola A. Diaz: 50 alberi da frutto e altre 200 specie tra carpini, aceri e pini silvestri”.
Non solo. Una delle ultime novità è che alcuni pini silvestri verranno piantati anche all’interno dell’ex oratorio in via Santa Maria, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile.
“C’era un bosco, ricco di pini silvestri, che in tempo di guerra fu completamente debellato – ci spiega – con questa iniziativa ridaremo all’area ciò che le è stato tolto”.
L’impegno dei volontari per la rinascita del sentiero
Nella giornata di ieri, giovedì 27 febbraio, un gruppo di una decina di volontari ha lavorato intensamente per rendere nuovamente fruibile il percorso, liberandolo da piante infestanti e rimuovendo un’ingente quantità di rifiuti. Grazie al loro impegno, il sentiero è tornato ad essere accessibile e sicuro per tutti gli escursionisti e gli amanti della natura.
L’iniziativa è stata portata avanti con il supporto di diverse realtà del territorio, tra cui la Cooperativa Sociale La Brughiera Onlus, il Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera, il Circolo XX Settembre, WWF Insubria e WWF Lombardia.
La storia della Valle dei Mulini
La Valle dei Mulini deve il suo nome alla storica Roggia Viscontea, un canale artificiale costruito nel XIV secolo per deviare l’acqua del rio Acquanegra, affluente del torrente Seveso. Questo canale attraversava diverse località, da Cucciago a Camnago di Lentate, alimentando mulini lungo il percorso. Dopo aver proseguito verso Meda, San Pietro Martire, Baruccana e Desio, la roggia prese anche il nome di Sevesetto-Roggia Traversi, conservando un ruolo fondamentale nell’economia locale fino alla metà del Novecento.
Il recupero del sentiero non è solo un passo avanti per la connessione tra le aree verdi, ma anche un modo per valorizzare il patrimonio storico della Valle dei Mulini. Un territorio che racconta storie antiche e che, grazie al lavoro di volontari e associazioni, continua a essere un luogo di scoperta e tutela ambientale.