Monza e Brianza: scoperti 20 lavoratori in nero e sanzioni per oltre 42mila euro

20 marzo 2025 | 08:25
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Monza e Brianza: scoperti 20 lavoratori in nero e sanzioni per oltre 42mila euro

Continua la lotta al lavoro sommerso in Brianza. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Monza ha scoperto 20 lavoratori in nero in diverse attività commerciali della provincia, elevando sanzioni per oltre 42.000 euroe richiedendo la sospensione di sette esercizi.

MONZA – Continua la lotta al lavoro sommerso in Brianza. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Monza ha scoperto 20 lavoratori in nero in diverse attività commerciali della provincia, elevando sanzioni per oltre 42.000 euroe richiedendo la sospensione di sette esercizi.

L’indagine: controlli mirati e incrocio di dati

L’operazione rientra in un piano di contrasto al sommerso da lavoro, rafforzato dall’uso di banche dati, segnalazioni al numero di pubblica utilità “117” e attività di intelligence. I finanzieri del Gruppo di Monza e delle Compagnie di Seregno e Seveso hanno individuato attività a rischio, portando alla luce una realtà diffusa di lavoratori senza contratto e irregolarità nei pagamenti.

guardia di finanza

Dove e come lavoravano i dipendenti in nero

Tra i 20 lavoratori scoperti, 12 sono italiani, mentre gli altri otto provengono da diverse nazionalità (tre di origine cinese, due egiziani, un marocchino, un moldavo e un cittadino del Bangladesh). Le attività coinvolte nel blitz spaziano tra diversi settori: a Monza un pub, ad Agrate Brianza un bar e un negozio di abbigliamento, a Brugherio un ristorante, a Desio un salone da barbiere, a Nova Milanese e Cesano Maderno due pizzerie, a Limbiate un minimarket e un ristorante, a Lentate sul Seveso un mobilificio,

Tutti i lavoratori operavano senza regolare assunzione, privi di copertura previdenziale e assicurativa, in alcuni casi con pagamenti effettuati in contanti e senza tracciabilità.

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Sanzioni e sospensioni per gli imprenditori irregolari

A seguito dei controlli, la Guardia di Finanza ha verbalizzato dieci imprenditori per la mancata comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro. Uno di loro è stato inoltre sanzionato per aver pagato i dipendenti con metodi non tracciabili.

Per sette delle attività coinvolte, è stata richiesta la sospensione dell’esercizio al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro, misura prevista in caso di impiego di personale in nero oltre il limite consentito dalla legge.

Lavoro nero: un fenomeno che danneggia tutti

Il lavoro irregolare rappresenta non solo un danno per i lavoratori, che si trovano privi di tutele e garanzie, ma anche per l’Erario, con ingenti risorse sottratte alle casse pubbliche. Inoltre, la pratica del lavoro nero distorce la concorrenza, permettendo a chi evade di abbassare illegalmente i costi e ottenere vantaggi competitivi sleali rispetto agli imprenditori onesti.

La Guardia di Finanza di Monza assicura che i controlli proseguiranno con determinazione, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e tutelare i diritti dei lavoratori, ponendo un freno allo sfruttamento e alle pratiche illegali che penalizzano l’intero sistema economico.