Pedemontana, la Commissione Ue annuncia approfondimenti sulla compatibilità delle modifiche con la normativa europea

20 marzo 2025 | 18:21
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Pedemontana, la Commissione Ue annuncia approfondimenti sulla compatibilità delle modifiche con la normativa europea
L'europarlamentare Brando Benifei.

Lo riferisce l’europarlamentare del Pd che ha ricevuto risposta scritta dalla Commissione Europea a un’interrogazione su Pedemontana.

Rispondendo a un’interrogazione dell’europarlamentare Brando Benifei la Commissione Europea ha dichiarato che sta facendo approfondimenti per verificare che le modifiche al tracciato di Pedemontana siano compatibili con la Normativa Europea. E quindi, in ultima analisi, si stanno chiedendo le istituzioni del territorio, anche con il finanziamento di mezzo miliardo di euro all’opera che il direttore generale di Apl Sabatino Fusco ha confermato essere già stato erogato. “E’ già in banca sul conto” aveva dichiarato Fusco a Lesmo, rispondendo alla richiesta di aggiornamento di un ambientalista tra il pubblico. La questione è nota: secondo diverse realtà ambientaliste ma anche istituzionali, la Tratta D Breve cambierebbe sostanzialmente il progetto Pedemontana azzerando il collegamento con Dalmine e, quindi, la connessione viabilistica Est Ovest a nord di Milano. L’obiettivo principale dell’opera.

L’interrogazione di Benifei alla Commissione Europea

Oggi, 20 marzo, un comunicato dell’europarlamentare del Pd Brando Benifei riferisce la risposta della Commissione Europea a una sua interrogazione di novembre 2024 su Pedemontana. E la risposta, curiosamente, spiega che sono in corso approfondimenti.  “La Commissione Europea ha dato risposta alla mia interrogazione nella quale chiedevo di verificare se il progetto finanziato dalla BEI fosse da considerarsi immodificabile – scrive Benifei – visto che la concessione fu rilasciata senza gara, perché prima dell’entrata in vigore della disciplina europea sul coordinamento delle procedure d’appalto. La risposta, a firma del Commissario Stéphane Séjourné, è potenzialmente clamorosa: la Commissione sta raccogliendo maggiori informazioni per valutare la compatibilità tra le modifiche previste al progetto con il diritto UE”.  E ancora: “È un bene che la mia segnalazione alla Commissione sia servita ad aprire questa nuova fase di indagine. Ma è allarmante il fatto che ci siano ancora delle zone grigie di potenziale violazione del diritto europeo, quando di mezzo ci sono soldi pubblici per finanziare un progetto che abbiamo già denunciato a tutti i livelli come dannoso per il territorio e per l’ambiente”.

La Commissione Europea, secondo quanto riferisce l’europarlamentare del Pd sulla vicenda Pedemontana, spiega che secondo l’interpretazione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la possibilità di una modifica delle concessioni durante il periodo di validità, senza una nuova procedura di aggiudicazione, non sia esclusa. “Ma deve essere in linea con condizioni molto stringenti e in casi molto specifici, elencati all’articolo 43 della direttiva 2014/23 sull’aggiudicazione dei contratti di concessione – segnala Brando Benifei, “come modifiche previste nei documenti iniziali, necessità impreviste, sostituzione del concessionario per motivi legittimi o modifiche non sostanziali. Ovviamente ci siamo già attivati, insieme ai colleghi consiglieri PD in Regione Lombardia e al gruppo provinciale Brianza Rete Comune, per far luce su questo nuovo risvolto legale. Nel frattempo, ho intenzione di chiedere un colloquio con il gabinetto del Commissario Sejourné per approfondire il tema” – annuncia l’Europarlamentare del Partito Democratico.

Brianza Rete Comune: su Pedemontana elementi di incertezza

“Grazie all’iniziativa dell’on. Benifei – sostengono i consiglieri provinciali del centrosinistra Vincenzo Di Paolo e Francesco Facciuto – è possibile sviluppare un ulteriore elemento di indagine per fare chiarezza rispetto alle modalità di finanziamento di un’opera che porterà danni ambientali incalcolabili e un enorme debito per i contribuenti, senza consegnare miglioramenti viabilistici.” Secondo Di Paolo e Facciuto “l’iniziativa di Brando Benifei è un tassello importante a supporto del lavoro che stiamo conducendo sul territorio, insieme ad associazioni, movimenti, cittadini e ai Comuni che hanno voluto far emergere le gravi criticità giuridiche e le assurdità progettuali con l’azione di diffida legale presentata al CIPESS evidenziando l’illegittimo inquadramento normativo e il mancato rispetto del presupposto di immodificabilità del tracciato.”