“Peso Positivo”: l’associazione brianzola al fianco di chi combatte contro i disturbi alimentari

15 marzo 2025 | 08:53
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“Peso Positivo”: l’associazione brianzola al fianco di chi combatte contro i disturbi alimentari
Il team di Peso Positivo

Un impegno quotidiano quello di Peso Positivo tra scuole, aziende e sport per diffondere consapevolezza e offrire soluzioni concrete.

Ogni anno, il 15 marzo si celebra la Giornata Mondiale per i Disturbi Alimentari , un’occasione per tornare su un argomento che riguarda sempre più persone, soprattutto tra i più giovani. E Peso Positivo, associazione tutta monzese nata nel 2021, come vedremo tra poco, lo sa. I disturbi alimentari non sono semplici abitudini o capricci. Sono condizioni complesse che richiedono attenzione, empatia e interventi adeguati. L’obiettivo della giornata è anche combattere lo stigma e diffondere una maggiore consapevolezza su segnali, cause e percorsi di cura. Tutto questo per far sì che chi ne soffre possa trovare il coraggio di chiedere aiuto senza paura di essere giudicato.

Peso Positivo

Un gioco tanto importante quanto prezioso in Brianza lo gioca Peso Positivo, nata dall’associazione Famiglia Peppino Fumagalli. La realtà brianzola, oggi supportata dai figli di Fumagalli e dal Fondo per l’Anoressia Famiglia Peppino Fumagalli, porta avanti iniziative volte alla prevenzione dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione.

Dopo essere nata come community digitale, ha inaugurato la propria “Casa”. Si tratta di uno spazio fisico a Monza che accoglie persone di tutte le età e offre loro un luogo dove ritrovarsi, sentirsi al sicuro e, allo stesso tempo, partecipare ad attività curative.

Peso Positivo, partner anche di Vero Volley, è una realtà dotata di Comitato Tecnico Scientifico composto da circa 15 professioniste volontarie tra cui psicologhe, pedagogiste, nutrizioniste e pediatre, che fornisce supporto via social o tramite attività pratiche che hanno un solo fondamentale obiettivo: prevenire la diffusione di questa tipologia di comportamenti patologici.

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L’importanza della prevenzione

Prevenire significa anticipare, agire in maniera tempestiva e puntuale e, mai come oggi, risulta essenziale mettere in pratica questa azione con attenzione e precisione – afferma Claudia Grasso, fondatrice di Peso Positivo. – Sotto questo punto di vista, proponiamo iniziative terapeutiche come lo yoga e l’arteterapia perché favoriscono una maggior conoscenza e consapevolezza delle proprie emozioni e della propria corporeità. Ma non solo, promuovono l’accettazione di sé stessi.”

Peso Positivo

A Claudia Grasso fa eco la dott.ssa Roberta Porta, Psicologa e Psicoterapeuta oltre che Terapeuta EMDR. “La comunicazione empatica e l’ascolto sono fondamentali nella prevenzione dei disturbi alimentari perché aiutano a creare un ambiente di supporto e comprensione riducendo il rischio di isolamento e di sfiducia relazionale. Parlare apertamente di emozioni e difficoltà personali, invece di reprimerle attraverso il cibo o il controllo della propria forma fisica, può aiutare a sviluppare abitudini alimentari più equilibrati. Infine aiuta a creare una relazione sana con l’attività fisica abbandonando gli standard di perfezione e valorizzando la naturale unicità di ogni persona”.

Corpi Liberi

Tante le iniziative targate Peso Positivo sul territorio. Sabato, in occasione della giornata dedicata, andrà in scena “Corpi Liberi”, un appuntamento presso LCA Studio Legale e in collaborazione con Lilac – Centro DCA, altra associazione impegnata nella cura dei disturbi alimentari. Ci saranno tanti ospiti e sessioni per chi soffre in modo diretto e indiretto.

“Per quanto riguarda le attività offline sono felice di poter dire che portiamo Peso Positivo anche all’interno di scuole e aziende con sessioni informative e divulgative – continua Grasso. – Inoltre abbiamo avviato delle partnership con l’universo sportivo al fine di dare ulteriore visibilità sia alla patologia sia alle soluzioni che offriamo quotidianamente. Sono tante le realtà che credono nel messaggio che vogliamo diffondere e questo per noi è davvero importante”.

Disturbi alimentari: i numeri

Ogni anno, milioni di persone in tutto il mondo si trovano a lottare contro i disturbi alimentari, con un’incidenza che continua a crescere. Come riportano diversi studi condotti da EDCD, OMS e EpiCentro ISS,  oltre 70 milioni di persone sono coinvolte, con un picco di prevalenza tra adolescenti e giovani adulti.

I disturbi alimentari, tra cui anoressia, bulimia e binge eating disordine, colpiscono maggiormente le donne, ma anche gli uomini stanno vedendo un aumento dei casi, soprattutto tra i giovani. Questi disturbi non hanno confini geografici, interessando diversi paesi, tra cui quelli europei e asiatici, con un preoccupante aumento dei casi tra i minori di 12 anni.

La recente indagine condotta dal World Population Review evidenzia che gli Stati Uniti sono il paese con il maggior numero di casi di disturbo alimentare, con circa 30 milioni di persone colpite. Seguono l’Italia, seconda con quasi 4 milioni di persone, e il Regno Unito, terzo con 1,25 milioni. Il Canada si trova al di fuori del podio, con poco più di 800.000 persone affette. La National Eating Disorder Association sottolinea inoltre che i disturbi alimentari hanno il secondo tasso di mortalità più alto tra le patologie di salute mentale, con una persona che muore ogni 52 minuti.