Dopo il furto, PizzAut rinasce: 250 persone in fila per la solidarietà

Ieri a mezzogiorno PizzAut ha riaperto. E lo ha fatto con un’ondata di affetto travolgente: una fila di 250 persone fuori dalla porta, tutte pronte a sostenere il progetto inclusivo che offre lavoro a ragazzi autistici.
L’amore ha vinto. Dopo una notte insonne passata a proteggere il ristorante da possibili nuovi attacchi, dopo le denunce, le corse, le chiamate, i lavori urgenti per rimettere in sicurezza il locale, ieri a mezzogiorno PizzAutha riaperto a Cassina de Pecchi. E lo ha fatto con un’ondata di affetto travolgente: una fila di 250 persone fuori dalla porta, tutte pronte a sostenere il progetto inclusivo che offre lavoro a ragazzi autistici.
Dopo il furto, PizzAut a Cassina de Pecchi ha riaperto
Giovani, famiglie, anziani, operai, manager, casalinghe: una comunità intera ha risposto con il cuore. Tra chi ha portato una mancia simbolica “per sostituire quella che vi hanno rubato”, chi ha rinunciato a una mattinata di scuola per esserci, chi ha scelto di tornare “più convinto che mai”, l’atmosfera era carica di emozione.
I camerieri e i pizzaioli Aut hanno lavorato senza sosta, tra sorrisi e qualche piccolo ritardo nel servire i caffè, ma con un’energia che ha trasformato il dolore in forza. “Il lavoro e l’amore fanno miracoli”, ha scritto Nico Acampora, fondatore di PizzAut, raccontando la giornata sui social.
Il furto e i danni materiali restano, ma la risposta della gente ha mostrato che la solidarietà è più forte della paura. “Venite anche nei prossimi giorni – ha concluso Acampora – vi aspettiAmo.”