Monza, inizia il processo per 4 attivisti del Foa Boccaccio: chiesti 100mila euro

Il 21 marzo quattro attivisti del Foa Boccaccio dovranno comparire in tribunale con l’accusa di occupazione abusiva e furto di corrente, reati contestati per il loro coinvolgimento nell’occupazione dell’ex rimessa di autobus di via Timavo 12
Il 21 marzoquattro attivisti del Foa Boccaccio dovranno comparire in tribunale con l’accusa di occupazione abusiva e furto di corrente, reati contestati per il loro coinvolgimento nell’occupazione dell’ex rimessa di autobus di via Timavo 12, spazio che il collettivo ha gestito tra il luglio 2021 e l’agosto 2023. La proprietà chiede 100mila euro di risarcimento dei danni basata su una presunta perdita di valore nella compravendita dell’area.
Il contesto dell’occupazione di via Timavo 12

L’azione repressiva della Questura e la selezione dei quattro imputati
La DIGOS di Monza ha seguito da vicino le attività all’interno di via Timavo, arrivando a fotosegnalare centinaia di persone nei pressi dello spazio occupato. In particolare, nell’agosto 2022, durante una serata del cineforum estivo – una delle iniziative più seguite dell’occupazione, nata per offrire momenti culturali gratuiti alla cittadinanza – quattro attivisti sono stati identificati e successivamente incriminati.
Secondo il Foa Boccaccio, il processo non è solo un attacco agli imputati, ma un segno di una repressione più ampia che sta colpendo Monza. Negli ultimi 18 mesi, la città ha assistito a sei sgomberi di spazi occupati, tra cui via Timavo, via Val D’Ossola, via Verità, via Salvo D’Acquisto, via Boccaccio e via Podgora.