Tiktoker di 21 anni si toglie la vita, l’ombra del bullismo transfobico

24 marzo 2025 | 10:55
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Tiktoker di 21 anni si toglie la vita, l’ombra del bullismo transfobico
Davide Garufi (foto social)

Davide, tiktoker seguito e amato per la sua sincerità e per il coraggio nel raccontare il suo percorso alla scoperta della sua identità di genere, ha scelto di farlo con un colpo d’arma da fuoco, prelevata dalla pistola del padre, guardia giurata.

Un giovane di soli 21 anni, conosciuto sui social con il nome di Davide Garufi, ha deciso di porre fine alla sua vita nella serata tra mercoledì e giovedì, nel suo appartamento di Sesto San Giovanni, alle porte della Brianza. Davide, tiktoker seguito e amato per la sua sincerità e per il coraggio nel raccontare il suo percorso alla scoperta della sua identità di genere, ha scelto di farlo con un colpo d’arma da fuoco, prelevata dalla pistola del padre, guardia giurata.

Davide Garufi, che in passato aveva scelto di identificarsi come Alexandra, transgender, e successivamente si era definito non binario con il nome di Davide, aveva condiviso il suo cammino di autoaccettazione e di lotta contro la discriminazione con i suoi follower su TikTok. Purtroppo, il ragazzo sarebbe stato vittima di insulti e bullismo, in particolare dopo la sua ultima scelta di identificarsi come persona non binaria. I commenti transfobici, apparsi sui suoi profili social, avrebbero aggravato il suo stato emotivo, portandolo a un gesto estremo.

La Procura di Monza ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, affidando ai Carabinieri l’incarico di indagare sulla possibile responsabilità di terzi. I carabinieri hanno già sequestrato il telefono cellulare di Garufi, alla ricerca di video e messaggi che possano fare luce sulle circostanze che hanno portato a questa tragica fine.

“Il mio pensiero va ad un giovane di Sesto San Giovanni che ci ha lasciati troppo presto. A nome di tutta la comunità, è con profondo dolore che esprimo il mio più sentito cordoglio per la scomparsa di Davide Garufi e la mia totale vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari. Al di là di ogni considerazione, ciò che rimane è l’immane tragedia di una vita spezzata. In attesa che le indagini facciano il loro corso, quanto accaduto ci ricorda con forza quanto sia urgente e necessario contrastare ogni forma di bullismo e sopraffazione per rimettere al centro la cultura del rispetto e della dignità” così il sindaco di Sesto San Giovanni.