Vandali distruggono la Madonnina di Passirano a Carnate

7 marzo 2025 | 17:45
Share0
Vandali distruggono la Madonnina di Passirano a Carnate
L'edicola distrutta e bruciata.

Nel Parco Pane, Madonnina fatta a pezzi dai vandali. Condanne da sindaca, Lega locale e dal consigliere regionale Alessandro Corbetta.

Fatta a pezzi dai vandali e data alle fiamme la Madonnina del Risciù, edicola votiva nel mezzo del Parco Pane, a Passirano di Carnate. L’atto vandalico sulla statua della Vergine l’ha completamente distrutta, lasciando macerie nere al posto della Madonna, in una cornice di rosari: doni votivi fatti dai devoti. L’atto potrebbe essere passato inosservato per un tempo non precisato, considerato che l’edicola si trova in una zona verde isolata dal viavai della strada. “E’ collocata proprio all’inizio del sentiero del bosco della Bruciata – ha riferito la sindaca Rosella Maggiolini – proprio dovrebbe passare la tratta D Breve di Pedemontana. Non abbiamo ricevuto dirette segnalazioni da parte dei cittadini ma naturalmente come sindaco e come amministrazione condanniamo questo atto inqualificabile”.

Un territorio, quello di Carnate, sul quale la sindaca dice non avere particolari problemi di vandali, a parte questo episodio della Madonnina bruciata. Un atto più o meno isolato, quindi che però ha sollevato indignazione, sia per l’oggetto sacro sia per il legame che molti residenti della zona hanno con i sentieri e il verde del Parco Pane. A commentare l’accaduto la Lega di Carnate: “condanniamo quanto accaduto e ci riserviamo ogni iniziativa presso le istituzioni locali”.

Il consigliere regionale condanna i vandali della Madonnina

Un intervento di condanna dei vandali sull’episodio della Madonnina è arrivato anche dal consigliere regionale del territorio Alessandro Corbetta: “il raid vandalico è un gesto vigliacco che ci indigna e lede la sensibilità di tutti, credenti e non. Cosa c’è nella testa di chi distrugge una Madonnina? Probabilmente nulla di utile al progresso della nostra società”. E ancora: “Le edicole sacre, da tempo immemore, sono oggetto di grande devozione popolare, un elemento storico e culturale ben riconoscibile: abbiamo il dovere di preservarle e difenderle. Nell’auspicare che i responsabili vengano individuati al più presto, confermo con forza la mia vicinanza alla comunità offesa da questo atto inqualificabile”.