Vimercate, violentò e rapinò una barista: condannato a 14 anni

È arrivata la condanna per A.G., il 20enne barista dell’ospedale di Vimercate accusato di aver rapinato e violentato una donna sotto la minaccia di una pistola.
VIMERCATE – È arrivata la condanna per A.G., il 20enne barista dell’ospedale di Vimercate accusato di aver rapinato e violentato una donna sotto la minaccia di una pistola. Il gup del Tribunale di Monza, Marco Formentin, lo ha ritenuto colpevole e, nel processo con rito abbreviato, lo ha condannato a 14 anni e 2 mesi di reclusione.
Detenuto nel carcere di Pavia, aveva optato per il rito abbreviato come reso noto dal suo avvocato Gianpiero Lapomarda.
Violenza sessuale e rapina a Vimercate: condannato il barista
Oltre alla pena detentiva, il giudice ha disposto per il giovane anche la misura della libertà vigilata al termine dell’espiazione della pena, ritenendolo socialmente pericoloso. Inoltre, l’imputato è stato condannato al risarcimento dei danni nei confronti della vittima, con una provvisionale immediatamente esecutiva di 25mila euro.
“Il giovane, incensurato fino ad oggi, ha preso coscienza di quanto accaduto quella mattina solo dopo aver letto la mia relazione sulla base dell’analisi del fascicolo. Lui e la famiglia sono totalmente segnati da questa situazione. Sono distrutti per quanto accaduto. Non ci sono nè vincitori nè vinti: si tratta di un dramma generale. Lui vorrebbe scrivere una lettera di scuse per la donna, per far capire ha compreso il suo errore e dimostrare il suo pentimento in primis alla vittima e alla sua famiglia. In carcere, dopo un primo periodo di difficoltà sue personali, ora sta cercando di andare avanti anche grazie alla piena collaborazione del personale della struttura detentiva” aveva spiegato l’avvocato Gianpiero Lapomarda alla Redazione di MBNews.
I fatti
Nella mattinata di mercoledì 24 luglio 2024, i Carabinieri della Compagnia di Vimercate avevano arrestato il barista, noto alle forze dell’ordine, residente nel comune di Vimercate, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale della custodia in carcere. L’attività investigativa ha avuto origine dai fatti accaduti a Vimercate nella prima mattina del 13 luglio In quell’occasione, con volto travisato aveva atteso l’arrivo della titolare di un bar del centro cittadino. Dopo averla colta di sorpresa alle spalle, sotto la minaccia di una pistola puntata alla testa, l’aveva costretta a entrare nel locale e a consegnare il denaro contenuto sia nel registratore di cassa che nei propri effetti personali. Dopo la rapina, il 20enne aveva consumato una violenza sessuale nei confronti della vittima, per poi darsi alla fuga con la refurtiva.