Arcore/Bernate: proteste contro i bisonti della Pedemontana, intervengono i carabinieri

In via Del Roccolo, 5,8 metri di larghezza e niente marciapiedi, da due giorni viaggiano i mezzi da cantiere di Pedemontana.
“Questa strada non ha la portata per sopportare i mezzi di cantiere di Pedemontana e di certo avrebbero dovuto avvisare noi residenti”. A parlare è un coro di cittadini che abitano in via del Roccolo dove da due giorni, i mezzi pesanti di Pedemontana transitano per trasportare la risulta delle ramaglie triturate dalle macchine nei boschi fatti a pezzi. Nel coro spicca la figura di Virgilio Brambilla, giovane pensionato: “la sede stradale è larga 5,80 metri – fa notare – e quei trattori con il rimorchio pieno la occupano quasi interamente. E’ capitato che non riuscissero a passare per le auto di qualche residente parcheggiate a lato strada. Ma la cosa peggiore è che nessuno ha predisposto segnaletica né ci ha informati”. Gli fa eco un vicino, Franco Maggiolini: “all’assemblea pubblica del 10 marzo sulla cantierizzazione il Comune non ha nemmeno menzionato questa possibilità”.
Le forze dell’ordine e il Comune sul posto
Questione spinosa, la protesta dei residenti di via Del Roccolo, già agghiacciati dal recente taglio dei boschi dovuto a Pedemontana. Così spinosa che per due giorni sono dovuti intervenire agenti di Polizia Locale, l’assessore Luca Travascio e perfino i carabinieri. “Mi hanno suonato alle 7.20 del mattino per farmi spostare l’auto – racconta Carmen Maggiolini – ma io non l’ho spostata, volevano che la attaccassi al muro ma poi come passano i pedoni?”. In sostanza, raccontano i residenti, “ci hanno detto che non possiamo più posteggiare a lato strada come facciamo da decenni. Chi non ha il posto auto cosa fa, parcheggia in piazza Pertini”? La frase provocatoria è di Tatiana Piazzini, 38 anni. E il riferimento è sarcastico: Piazza Pertini dista da via Del Roccolo diverse centinaia di metri, senza contare la salita ripida. Proprio Piazzini spiega: “quella fila di mezzi pesanti che intasavano la strada ci ha impedito di uscire di casa con l’auto fino almeno alle 8. Proprio nell’ora di punta in cui tutti devono andare al lavoro o portare i bambini a scuola”.

Brambilla, dopo un colloquio abbastanza acceso con forze dell’ordine e amministrazione comunale sul cancello di casa, torna sulla questione “informazione”: “Se solo ci avessero dato qualche informazione e chiesto di avere pazienza – garantisce – e ci si fosse venuti incontro a vicenda, avremmo potuto capire, invece hanno fatto quel che hanno voluto, dall’oggi al domani. Non sono certo che sia opportuno far passare su questa stradina periferica i mezzi di cantiere, comunque sia, sarebbe stato necessario avvisare, almeno con i cartelli”. Invece di segnaletica non se ne vede.
Fa notare Carmen Maggiolini che la protesta è legata anche alla preoccupazione per la sicurezza: “a metà strada c’è una curva stretta e in discesa. Se arrivi da giù per raggiungere casa tua, rischi di trovarti i trattori subito dietro l’angolo cieco. Senza contare il rischio di danni importanti: qui sotto la strada è tutta argilla e la fognatura non è tanto profonda”.
Rossana Currà, l’attivista che bloccò le ruspe di Pedemontana
Oggi, 1 aprile, un supporto ai residenti è arrivato anche dall’attivista anti Pedemontana Rossana Currà, la monzese diventata nota in Brianza per essersi piazzata davanti alle ruspe fermandole, sebbene per un solo pomeriggio, mentre tagliavano gli amati boschi. Dopo l’acceso confronto dei residenti con le forze dell’ordine e il Comune ieri pomeriggio, questa mattina Currà ha lanciato una vera e propria mail bombing: mail a Polizia locale di Arcore, Asst (pubblica tutela), Regione Lombardia, Ast Brianza per denunciare “da ieri, a Bernate sta venendo utilizzata una strada residenziale che non è in alcun modo segnalata come strada di cantiere“. Verso le 10.30, mezz’ora dopo la pioggia di mail, rinforzata anche da alcuni cittadini della zona, i mezzi di Pedemontana hanno smesso di solcare via Del Roccolo. Sulla questione l’attivista ha incontrato anche l’avvocato Giada Turato che, nello spirito di cittadinanza attiva, si è prestata per un consiglio e ha incontrato i residenti sul posto intorno mezzogiorno di oggi.
Nel frattempo nella viuzza collinare circondata da boschi e giardini curati amorevolmente, si vede passare ogni tanto la pattuglia dei carabinieri locali.
