Orrore a Cinisello: arrestato il figlio per l’omicidio della madre

La Polizia di Stato di Milano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale nei confronti di Gianrico Dario Ricci, cl. ‘88, gravemente indiziato del seguente delitto ai danni della madre Daniela Guerrini nata nel 1956
Un caso di violenza domestica culminato in tragedia. La Polizia di Stato di Milano, su disposizione della Procura della Repubblica di Monza, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gianrico Dario Ricci, classe 1988, gravemente indiziato dell’omicidio aggravato della madre, Daniela Guerrini, nata nel 1956.
Il provvedimento, firmato dal G.I.P. del Tribunale di Monza, arriva a seguito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile – Sezione Omicidi, in seguito al decesso sospetto della donna, avvenuto il 16 marzo 2025.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna era stata portata d’urgenza all’ospedale MultiMedica di Sesto San Giovanni da un’ambulanza allertata dal marito e dallo stesso figlio, i quali avevano riferito che la madre aveva avuto difficoltà respiratorie e aveva perso conoscenza. Poche ore dopo il ricovero, però, la 69enne è deceduta.
Ma le lesioni riscontrate sul corpo della vittima – emorragia cerebrale, traumi multipli su volto e corpo, e frattura di una costola – hanno immediatamente fatto scattare l’allarme. “Gli accertamenti medico-legali hanno confermato che la morte è sopraggiunta a seguito di un arresto cardiocircolatorio provocato da gravi traumi interni, riconducibili, secondo l’accusa, a presunte violenze fisiche ripetute da parte del figlio, in un contesto familiare già segnato da maltrattamenti pregressi. Ricci è indagato per omicidio volontario aggravato (articoli 575 e 576 c.p.), con le aggravanti di aver agito nei confronti di un ascendente diretto e nel contesto di maltrattamenti familiari (art. 572 c.p.). A suo carico anche la recidiva specifica infraquinquennale, che aggrava ulteriormente il quadro indiziario” spiegano dalla Questura.
Fondamentali per l’adozione della misura cautelare sono stati, oltre agli accertamenti medico-legali, le intercettazioni telefoniche, le testimonianze raccolte e altri riscontri investigativi. Tutti elementi che, nel loro complesso, hanno rafforzato l’ipotesi accusatoria della Procura.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, la posizione dell’indagato sarà oggetto di valutazione nelle successive fasi processuali. Fino a una eventuale sentenza definitiva di condanna, vige il principio di presunzione di innocenza.