Cittadinanza, la Rete Brianza Accogliente e Solidale dice sì al referendum

L’invito è: andare a votare e votare Sì. “Abbiamo diverse iniziative in rampa di lancio. La sfida del quorum è molto impegnativa, ma noi siamo altrettanto fiduciosi“.
A favore del referendum sulla cittadinanza: la Rete Brianza Accogliente e Solidale si è dichiarata a sostegno della consultazione cittadina in programma per il prossimo 8 e 9 giugno. L’invito è: andare a votare e votare Sì. “Abbiamo diverse iniziative in rampa di lancio – ha dichiarato Simone Cereda, della segreteria di Cgil Monza e Brianza -. La sfida del quorum è molto impegnativa, ma noi siamo altrettanto fiduciosi“.
La Rete Brianza Accogliente e Solidale è un coordinamento composto da associazioni e sindacati che si pongono in maniera negativa nei confronti di qualsiasi discriminazione. Il logo della Rete, infatti, rappresenta un abbraccio, accogliente, che forma una B, prima lettera di Brianza. Nel loro comunicato hanno spiegato che “il riconoscimento dei diritti non può prescindere dalla agevolare il riconoscimento della cittadinanza italiana alle oltre 70.000 persone di origine straniera che vivono nella nostra provincia“.
“Attualmente la normativa in vigore stabilisce che la cittadinanza italiana possa essere conosciuta al cittadino straniero legalmente residente nel territorio della Repubblica da almeno 10 anni – ha aggiunto Fulvio Franchini, presidente di Anpi Monza e Brianza -. Si tratta di un periodo di tempo lunghissimo, al quale si devono aggiungere altri anni, necessari all’espletamento della pratica”.

L’obiettivo della Rete è di riportare il termine a cinque anni, come previsto dalla legislazione prima del 1992 e come stabilito in molti altri paesi dell’Unione Europea. Secondo la Rete, in Italia, le persone che potrebbero beneficiare direttamente o indirettamente di questo cambiamento sarebbero circa 2 milioni e mezzo