Maxi operazione antidroga, 90 chili sequestrati. Lo stupefacente finiva anche a Monza

La droga – cocaina, hashish e marijuana – veniva trasportata su veicoli modificati con doppi fondi, utilizzando anche telefoni criptati per evitare le intercettazioni.
Una vasta operazione antidroga condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bergamo ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari personali. L’attività, che ha coinvolto oltre 60 militari impiegati in diverse province, ha colpito un’organizzazione criminale strutturata e dedita al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, hashish e marijuana, destinati a rifornire numerose piazze lombarde, tra cui anche Monza.
L’operazione si è estesa nelle province di Bergamo, Brescia, Mantova e Rimini, dove i Carabinieri – supportati dai comandi territoriali – hanno dato esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare in carcere, due agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora nei confronti di un gruppo eterogeneo di soggetti: cinque marocchini, due albanesi (uno dei quali già detenuto a Genova), un tunisino, tre italiani e un algerino, tutti con precedenti specifici. Sono indagati per traffico di droga aggravato dall’ingente quantità e per numerosi episodi di detenzione e spaccio.
Durante le operazioni di arresto sono state effettuate perquisizioni con esito positivo: in un’abitazione sono stati rinvenuti oltre 900 grammi di cocaina in panetti, mentre un altro soggetto deteneva 14 dosi pronte per lo spaccio, per un totale di 17 grammi di cocaina. Per questi due indagati è scattato anche l’arresto in flagranza di reato: per uno il PM ha chiesto la convalida al GIP, per l’altro è stato disposto il rito direttissimo, previsto per venerdì 11 aprile.
Nella stessa giornata, la Procura ha disposto 12 ulteriori perquisizioni nei confronti di altri soggetti coinvolti nelle indagini, non destinatari di misure cautelari. L’indagine, avviata nel luglio 2020 e conclusasi nel febbraio 2023, si è avvalsa di un intenso lavoro investigativo: intercettazioni telefoniche e ambientali, attività di pedinamento e osservazione, che hanno consentito ai militari di smantellare una rete criminale ben strutturata, con ramificazioni in tutta la Lombardia.
La droga – cocaina, hashish e marijuana – veniva trasportata su veicoli modificati con doppi fondi, utilizzando anche telefoni criptati per evitare le intercettazioni. In totale, sono 71 i soggetti indagati, e le attività investigative hanno portato al sequestro di 61 kg di cocaina, 16 kg di hashish e 3 kg di marijuana, destinati principalmente alle province di Bergamo, Lodi, Pavia, Monza, Mantova, Lecco e Brescia. A questi si aggiungono altri 11 kg di cocaina trovati a marzo scorso nell’abitazione di un albanese residente nel bergamasco, morto per overdose e già indagato nell’ambito della stessa inchiesta.
Secondo gli investigatori, i quantitativi sequestrati rappresentano solo una parte del traffico complessivo, che ha movimentato – secondo le stime – oltre 200 kg di cocaina provenienti dal Nord Europa e diretti ai più attivi centri di spaccio della regione. Tra questi, Monza è risultata una delle piazze privilegiate di destinazione della sostanza.