Enrica Gavazzi, 93 anni: “nel ’47 i Boschi di Bernate erano nostri”

1 aprile 2025 | 16:04
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Enrica Gavazzi, 93 anni: “nel ’47 i Boschi di Bernate erano nostri”
Enrica Gavazzi, 93 anni.

Nel 1947 Enrica Gavazzi si trasferì a Bernate dalla Valtellina. Il padre comprò i terreni per costruire la casa e gran parte dei boschi.

“Quei boschi li comprò mio padre nel 1947”. Enrica Gavazzi, classe 1932, abita in via Del Roccolo ad Arcore, la stradina tortuosa che conduce ai boschi di Bernate da Piazza Durini. Ai boschi è più affezionata degli altri residenti e s’indigna quanto loro per il taglio legato a Pedemontana, perché un tempo appartenevano alla sua famiglia. “Siamo arrivati nel 1947 dalla Valtellina – racconta – abbiamo comprato i terreni per la casa e gran parte dei boschi. Era il dopoguerra, allora in questa via non c’era quasi nulla”. In quella via dove puoi doverti fermare per cedere il passo a gallo e galline che attraversano la strada, abitano famiglie che in parte sono legate tra loro da parentela: una comunità nella comunità che ha scelto un’area incontaminata e che, incredibilmente, è riuscita a vederla invariata per decenni.

arcore bernate via roccolo

Fino a quando ai più alti livelli istituzionali è stato deciso che Pedemontana era un’opera strategica con la previsione di un’influenza positiva sul traffico a livello nazionale, se non europeo. E i boschi, che già da anni non appartenevano più alla famiglia di Enrica, sono stati abbattuti.

Enrica Gavazzi, ultranovantenne, cucina e lavora nell’orto, si presta volentieri a quattro chiacchiere e si oscura quando cita gli alberi abbattuti. Oggi, 1 aprile, raccontano i due figli che abitano anche loro in via Del Roccolo, con il loro supporto, ha pure mandato una e-mail dal suo indirizzo di posta elettronica alla Polizia locale e al Comune, per lamentarsi del passaggio dei mezzi pesanti di Pedemontana sulla via.