I family office preferiscono gli ETF su Ethereum rispetto a quelli su Bitcoin

Secondo i dati elaborati da Bitwise, i family office attualmente preferiscono Ethereum a Bitcoin, anche se la loro incidenza resta marginale rispetto ai grandi investitori istituzionali.
I family office mostrano una maggiore propensione verso gli ETP su Ethereum rispetto a Bitcoin, ma pesano ancora poco nel mercato istituzionale dominato da hedge fund e consulenti finanziari.
I family office mostrano una preferenza più marcata per Ethereum rispetto a Bitcoin, ma la loro incidenza resta contenuta nel più ampio contesto degli investimenti istituzionali. Secondo i dati di Bitwise aggiornati al 31 dicembre 2024, i family office e i trust assegnano lo 0,62% del patrimonio gestito in ETP spot su Ethereum, contro appena lo 0,13% in Bitcoin.
Questo indica una quota di assegnazione per Ethereum quasi cinque volte superiore all’interno di questa categoria di investitori, pur non rappresentando cifre rilevanti in termini assoluti. Un family office è una società che si occupa di gestire il patrimonio di una o più famiglie. L’obiettivo è preservare e accrescere il patrimonio, in ottica di trasmissione alle generazioni future.
Differenze tra Ethereum e Bitcoin in termini di family office
La differenza riflette approcci divergenti tra gli operatori istituzionali. Mentre Bitcoin continua a dominare gli asset gestiti da hedge fund, consulenti finanziari e broker, attualmente Ethereum risulta più attraente per soggetti più piccoli e flessibili, come appunto i family office. Questi ultimi sono spesso più aperti a strategie innovative, alla diversificazione e alla sperimentazione di nuovi strumenti, anche in ambiti tecnologici come quello delle criptovalute.
Nel complesso i fondi di investimento speculativo detengono il 36,97% degli asset in ETP su Bitcoin, seguiti dai consulenti finanziari con il 33,11% e dalle società di intermediazione con il 14,91%. Queste tre categorie rappresentano oltre l’85% delle assegnazioni totali, sottolineando la netta prevalenza di Bitcoin tra gli investitori istituzionali più strutturati.
Al contrario, la proprietà degli ETP su Ethereum è distribuita in modo più uniforme tra broker (25,25%), consulenti finanziari (29,79%) e hedge fund (24,74%), con una categoria “Altro” molto più ampia che comprende il 16,96% degli asset gestiti degli ETP su Ethereum.
La composizione del mercato degli Exchange Traded Products, strumenti finanziari quotati in borsa, evidenziano uno scenario piuttosto frammentato.
In questo contesto possiamo vedere come la maggiore apertura dei family office verso Ethereum, si contrappone al predominio consolidato di Bitcoin, che risulta tra gli operatori con maggior peso finanziario e una visione conservativa. Bisogna inoltre tener conto come questa dinamica potrebbe evolversi, grazie all’ingresso di nuovi strumenti normativi e fiscali.
I detentori istituzionali variano a seconda degli asset
Anche i principali detentori differiscono tra ETP Bitcoin ed Ethereum. Millennium Management, con 4,42 miliardi di dollari in ETP Bitcoin, si classifica al primo posto per esposizione a Bitcoin, seguita da Brevan Howard, Jane Street e Goldman Sachs. Nel segmento Ethereum, Goldman Sachs è in testa con 477 milioni di dollari, seguita da Jane Street con 450 milioni di dollari e Millennium Management con 182 milioni di dollari.
Alcune istituzioni, come Jane Street, D.E. Shaw e Brevan Howard, compaiono in entrambe le liste, a indicare un ampio coinvolgimento con gli ETP sulle criptovalute. Tuttavia, diverse società, tra cui Elequin, HBK Investments, SG Americas Securities e Almitas Capital, sono rappresentate solo tra i principali detentori di ETP su Ethereum.
Al contrario, Capula Management e Horizon Kinetics detengono posizioni significative in ETP su Bitcoin, ma non compaiono tra i principali investitori istituzionali di Ethereum. Tale suddivisione suggerisce che, sebbene grandi gestori patrimoniali e market maker siano attivi in entrambi i mercati, attualmente Ethereum attrae un gruppo più distinto di istituzioni secondarie.
La ripartizione conferma un predominio costante del Bitcoin, ma rivela anche una base di investitori più diversificata e distribuita nel mercato degli ETP su Ethereum. Questo rappresenta un punto di forza in termini di diversificazione per Ethereum, che vanta ormai un’attività decennale nel settore delle criptovalute.
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