Il Regno Unito chiamato a rendere le criptovalute una priorità strategica

Associazioni di settore chiedono la nomina di un inviato speciale per la blockchain e l’elaborazione di un piano d’azione nazionale
Sei associazioni di settore chiedono al governo britannico di considerare la blockchain e le criptovalute come una priorità strategica, proponendo la nomina di un inviato speciale per la regolamentazione e la promozione del settore.
Sei delle principali associazioni del settore digitale e tecnologico del Regno Unito hanno chiesto al Primo Ministro Keir Starmer di dare maggiore rilevanza strategica alle criptovalute e alla tecnologia blockchain. In una lettera indirizzata al consigliere speciale per gli affari e gli investimenti, Varun Chandra, queste organizzazioni hanno sollecitato una maggiore attenzione politica e una strategia mirata per favorire investimenti e crescita del settore nel paese.
La richiesta del settore tecnologico al governo britannico
Le associazioni firmatarie sono l’UK Cryptoasset Business Council, Global Digital Finance, The Payments Association, il Digital Currencies Governance Group, il Crypto Council for Innovation e techUK. Il gruppo sottolinea come gli Stati Uniti abbiano già avviato un cambio di rotta in materia di criptovalute con la nomina di un “crypto czar” da parte del presidente Donald Trump, e ritiene che il Regno Unito dovrebbe seguire un approccio simile per rimanere competitivo a livello globale.
Un inviato speciale per le criptovalute
Una delle richieste centrali della coalizione è la nomina di un inviato speciale per la blockchain e le criptovalute. Questo ruolo dovrebbe coordinare le politiche pubbliche e incentivare l’innovazione, garantendo che il Regno Unito possa attrarre capitali e imprese tecnologiche emergenti. La nomina di una figura di riferimento in ambito governativo potrebbe contribuire a dare maggiore coerenza alle iniziative normative e favorire un dialogo più efficace tra istituzioni, imprese e investitori. Oltre alla creazione di questa figura di riferimento, il gruppo propone un piano d’azione governativo dedicato alla blockchain e agli asset digitali. Questo includerebbe un servizio di supporto per le imprese ad alto potenziale, un forum di dialogo tra industria e regolatori e una strategia mirata a valorizzare le sinergie tra blockchain, intelligenza artificiale e calcolo quantistico.
Un’opportunità da 74 miliardi di dollari
Secondo la coalizione, il settore delle criptovalute e della blockchain potrebbe contribuire alla crescita economica del Regno Unito per un valore di 57 miliardi di sterline (circa 74 miliardi di dollari) nel prossimo decennio. Su scala globale, la tecnologia blockchain potrebbe incrementare il prodotto interno lordo mondiale di 1,8 trilioni di dollari entro il 2030. Per questo motivo, i rappresentanti del settore ritengono essenziale che il governo britannico colga questa opportunità prima che altri paesi consolidino la loro posizione di leadership nel mercato. Tom Griffiths, co-fondatore della società di consulenza BitCompli, ha espresso preoccupazione per la velocità con cui il Regno Unito sta procedendo nella regolamentazione del settore. A suo avviso, la Financial Conduct Authority (FCA) possiede le competenze necessarie, ma sta perdendo terreno rispetto a giurisdizioni più dinamiche come Dubai, Singapore e alcuni paesi dell’Unione Europea. Secondo Griffiths, un’azione tempestiva da parte della FCA potrebbe essere decisiva per evitare che il Regno Unito venga superato in un settore destinato a diventare sempre più strategico.
Le prospettive per il Regno Unito
Negli ultimi anni, il governo britannico ha mostrato segnali contrastanti nei confronti delle criptovalute. Se da un lato sono stati introdotti regolamenti più severi per proteggere i consumatori, dall’altro non è stata ancora definita una strategia chiara per favorire l’innovazione nel settore. La richiesta delle associazioni di settore potrebbe rappresentare un’opportunità per il governo Starmer di posizionare il Regno Unito come hub globale per la finanza digitale. Alcuni osservatori ritengono che l’adozione di una strategia nazionale per le criptovalute potrebbe attrarre nuove imprese e investitori, generando benefici economici significativi. Tuttavia, ciò richiederebbe un equilibrio tra regolamentazione e incentivi per evitare un eccessivo inasprimento normativo che potrebbe disincentivare lo sviluppo del settore.
Criptovalute nel contesto europeo e britannico
Nel contesto europeo, il Regno Unito si trova in una posizione peculiare per quanto riguarda la regolamentazione delle criptovalute. Da un lato, Londra rimane uno dei principali hub finanziari globali, con un ecosistema fintech altamente sviluppato e una forte presenza di investitori istituzionali interessati agli asset digitali. Dall’altro, l’uscita dall’Unione Europea ha costretto il Regno Unito a definire un quadro normativo autonomo rispetto al MiCA (Markets in Crypto-Assets), il regolamento dell’UE sulle criptovalute. Mentre l’Europa sta avanzando con una legislazione chiara e uniforme per il settore, il Regno Unito rischia di perdere terreno se non implementerà rapidamente misure adeguate per attrarre innovazione e capitali. Attori chiave come la Financial Conduct Authority (FCA) stanno lavorando per bilanciare sicurezza e crescita, ma senza una strategia chiara e competitiva, il Regno Unito potrebbe vedere sempre più aziende crypto migrare verso giurisdizioni più favorevoli come la Svizzera, Dubai o Singapore. Il settore delle criptovalute e della blockchain rappresenta una delle principali opportunità di crescita economica del prossimo decennio. La richiesta delle sei associazioni di settore al governo britannico evidenzia la necessità di un approccio strategico per garantire che il Regno Unito rimanga competitivo in questo mercato in rapida evoluzione. La nomina di un inviato speciale per la blockchain e l’elaborazione di un piano d’azione nazionale potrebbero essere passi cruciali per posizionare il paese come leader globale nel settore delle tecnologie finanziarie emergenti.
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