La Russia lancia un exchange nazionale di criptovalute per investitori ricchi

La Russia prepara il lancio di un exchange crypto nazionale riservato esclusivamente agli investitori con grandi patrimoni, con l’obiettivo di regolamentare l’uso delle criptovalute nel commercio estero.
Il Ministero delle Finanze russo e la Banca Centrale pianificano di lanciare un exchange di criptovalute esclusivamente per investitori altamente qualificati, secondo quanto riportato dai media locali il 23 aprile, confermando le indiscrezioni circolate all’inizio dell’anno.
L’exchange mira a regolamentare l’attività degli asset digitali e a facilitare l’utilizzo nel commercio transfrontaliero nell’ambito di un quadro giuridico pilota. Opererà nell’ambito di un regime giuridico sperimentale istituito per consentire ai partecipanti al commercio estero di regolare le transazioni tramite criptovalute.
L’iniziativa, annunciata il 23 aprile 2025 dai media locali, conferma le indiscrezioni circolate all’inizio dell’anno e rappresenta un passo verso la regolamentazione degli asset digitali nel commercio transfrontaliero.
Obiettivi e quadro normativo per l’exchange
L’exchange opererà all’interno di un regime giuridico sperimentale, in vigore da settembre 2024, che consente ai partecipanti al commercio estero di regolare transazioni tramite criptovalute in un ambiente strettamente controllato. Questo regime non legalizza i pagamenti in criptovalute all’interno dell’economia nazionale russa, mantenendo rigide restrizioni in tale ambito.
Il Ministro delle Finanze Anton Siluanov, durante una recente riunione del consiglio di amministrazione del ministero, ha sottolineato che l’iniziativa mira a fornire un canale conforme per transazioni in criptovalute su larga scala, sottraendo tali attività ai mercati informali e sottoponendole a una supervisione normativa.
Accesso ristretto agli investitori d’élite
L’accesso alla piattaforma sarà limitato agli investitori classificati come “altamente qualificati”, una categoria che include individui con partecipazioni in titoli o depositi superiori a 100 milioni di rubli (circa un milione di dollari) o con redditi annui superiori a 50 milioni di rubli.
Osman Kabaloev, alto funzionario del Ministero delle Finanze, ha indicato che i criteri di qualificazione sono ancora in fase di definizione. Al momento si discute per stabilire degli standard chiari, al fine di garantire la sicurezza finanziaria e l’integrità del sistema.
In precedenza, la Banca Centrale aveva proposto di consentire a questa classe di investitori d’élite di effettuare transazioni in criptovalute nell’ambito del progetto pilota.
Tuttavia, l’istituzione continua a opporsi all’uso delle criptovalute per effettuare pagamenti al di fuori di questo regime e ha raccomandato il divieto di transazioni tra residenti tramite asset digitali, prevedendo sanzioni per eventuali violazioni.
Infrastruttura e tempistiche del progetto pilota
Il Vice Ministro delle Finanze Ivan Chebeskov ha suggerito che l’infrastruttura esistente degli exchange russi potrebbe supportare le attività di trading di criptovalute. Le autorità stanno valutando la possibilità di concedere licenze a nuove piattaforme di trading, a patto che soddisfino rigorosi requisiti normativi. Il progetto pilota non dovrebbe diventare operativo prima di sei mesi.
Attualmente, i cittadini russi possono possedere e scambiare criptovalute, ma le restrizioni legali ne vietano l’uso per effettuare dei pagamenti interni. In assenza di un exchange nazionale centralizzato, la maggior parte delle attività crypto avviene su piattaforme straniere, esponendo gli utenti a rischi di tipo legale e geopolitico.
Il lancio di un exchange nazionale di criptovalute rappresenta un cambiamento significativo nell’approccio della Russia agli asset digitali. L’iniziativa bilancia l’innovazione nel commercio globale con rigide restrizioni interne, limitando l’accesso a investitori ad alto patrimonio e operando in un quadro normativo controllato.
La Russia si prepara a introdurre un exchange di criptovalute riservato alla sua élite finanziaria, con l’obiettivo di incanalare le attività crypto verso un sistema regolamentato. Operante all’interno di un regime giuridico sperimentale avviato nel 2024, la piattaforma sarà accessibile solo agli investitori considerati “altamente qualificati”.
L’iniziativa rappresenta un tentativo strategico di rafforzare il controllo normativo su un settore in crescita, limitando l’uso non autorizzato delle crypto e favorendo uno sviluppo più strutturato del mercato digitale russo.
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