Lesmo, la pioggia ritarda di due mesi la nuova mensa scolastica

Accordata una proroga di 60 giorni al cantiere per la nuova mensa delle Don Milani. Termine al 30 maggio.
Pioggia e meteo avverso rallentano di due mesi la realizzazione della nuova mensa presso la scuola secondaria di primo grado “Don Milani”. L’intervento, finanziato dall’Unione Europea, si sarebbe dovuto concludere per il 30 marzo 2025, ma il Comune ha deciso di concedere all’impresa appaltatrice la proroga richiesta fino al 30 maggio di quest’anno.
La considerazione della direzione lavori nell’accordare la proroga è stata la seguente: “considerando comunque i giorni di pioggia e le avverse condizioni meteo manifestatesi in particolare nei primi mesi di cantiere, e già richiamate nella stessa richiesta di proroga, e considerando il ritardo accumulato in riferimento al cronoprogramma dei lavori, pari a 90 giorni naturali e consecutivi alla data del 6/02/2025, e già comunicato in data 6/02/2025”, si ritiene che la proroga “possa essere concessa esclusivamente in ragione dei giorni di pioggia e delle avverse condizioni meteo richiamate nella richiesta di proroga”.
Cosa ha fermato i lavori per la nuova mensa di Lesmo
Più nel dettaglio, a rallentare i lavori, sarebbero state le frequenti piogge abbattutesi da aprile 2024 ad oggi che avrebbero causato l’inevitabile stop alle attività di cantiere per un totale di 54 giorni. Ma il meteo non è l’unico fattore ad avere compromesso il cronoprogramma per la nuova mensa. Difficoltà sono state registrate anche con l’approvvigionamento dei materiali, un tema critico purtroppo molto diffuso dopo Covid e guerra che ha visto allungare i tempi di consegna.
Se i lavori si concluderanno per la nuova data di fine lavori accordata, la mensa delle Don Milani di Lesmo sarà comunque pronta per la fine dell’anno scolastico. In tempo per l’inizio dell’anno 2025-2026. L’intervento ha un ruolo strategico per il pianeta scolastico cittadino. Spiegava la sindaca Sara Dossola, per illustrare le ragioni dell’operazione: “In questo modo anche la secondaria avrà il suo refettorio e i ragazzi non dovranno più usufruire di quello della scuola primaria, a turno. Viene realizzato attiguo alla scuola ma facilmente separabile in modo che gli spazi, occupati come mensa solo due giorni alla settimana, possano essere utilizzati nel resto del tempo anche come spazi scolastici aggiuntivi e laboratori”