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Monza, violenza in carcere: due agenti aggrediti da un detenuto

7 aprile 2025 | 06:49
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Monza, violenza in carcere: due agenti aggrediti da un detenuto

MONZA – Ancora un episodio di violenza all’interno della Casa Circondariale di Monza. Due agenti della Polizia Penitenziaria sono rimasti feriti dopo essere stati aggrediti da un detenuto di nazionalità nordafricana, attualmente in custodia cautelare per reati legati alla droga.

Secondo quanto riportato dall’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), l’aggressione è avvenuta durante la chiusura della sezione detentiva. Il detenuto, già noto per precedenti episodi di violenza e collocato in un reparto a regime aperto, ha reagito con violenza al tentativo degli agenti di sedare un litigio con un altro detenuto. Uno degli agenti è stato colpito al volto, mentre l’altro ha riportato una ferita al dito durante le fasi di contenimento.

Entrambi sono stati trasportati all’ospedale San Gerardo di Monza: prognosi di 12 giorni per l’agente colpito in faccia, e di 5 per il collega.

Il sindacato O.S.A.P.P. esprime “forte preoccupazione e sdegno”. “Non è accettabile – afferma il Segretario Generale Leo Beneduci– che un detenuto con precedenti atti di violenza sia stato collocato in un regime aperto. I rischi per il personale sono altissimi e i fatti di oggi lo dimostrano in modo lampante.”

L’aggressione rappresenta il sesto episodio violento contro agenti nel solo istituto monzese in poche settimane, un dato allarmante che, secondo il sindacato, testimonia una situazione ormai fuori controllo. O.S.A.P.P. punta il dito contro la mancata applicazione delle regole base e delle linee guida imposte dall’amministrazione centrale.

“La sicurezza degli agenti – prosegue Beneduci – non può essere barattata con scelte gestionali rischiose. La Direzione deve assumersi la responsabilità e adottare provvedimenti immediati per fermare questa escalation.”

Il sindacato esprime solidarietà e vicinanza agli agenti feriti e rinnova l’appello urgente: “È tempo di agire prima che accada l’irreparabile.”