Droga su Telegram, rave e minorenni insospettabili. La Polizia smantella la rete dello spaccio 2.0 in Brianza

Si facevano chiamare con nickname, trattavano su Telegram e vendevano droga come se fosse un normale scambio tra amici.
MONZA – Si facevano chiamare con nickname, trattavano su Telegram e vendevano droga come se fosse un normale scambio tra amici. Ma dietro quello schermo si celava una rete fitta, giovane e spregiudicata, di pusher digitali che rifornivano coetanei e conoscenti tra la Brianza, il Comasco e il Lecchese. Alcuni erano appena sedicenni, ma già esperti nel “mercato”. L’operazione, battezzata “Easy” dalla Squadra Mobile di Monza, ha acceso i riflettori su una nuova forma di spaccio, agile, invisibile e… a portata di smartphone.
Monza: droga venduta su Telegram, pusher minorenni
Tutto è partito da un ricovero al San Gerardo: una ragazza di 17 anni era finita in ospedale ad aprile 2024, dopo aver assunto cocaina e cannabinoidi. Da lì, le indagini – coordinate dalla Procura di Monza e da quella per i Minorenni di Milano – hanno portato gli investigatori a scoprire una realtà inquietante: 17 giovanissimi spacciatori, tra cui 8 minorenni, vendevano ogni giorno hashish, cocaina, ketamina, ecstasy e anfetamine.
I loro clienti? Coetanei, conoscenti, contatti trovati sui social. Il loro palcoscenico? La “piazza virtuale” di Telegram. Due di loro smerciavano ketamina anche durante i rave party tra Nord Italia e Svizzera, dove erano presenze fisse.
All’alba di oggi è scattato il blitz. Con il supporto di unità cinofile, polizia scientifica e reparti prevenzione crimine, sono state eseguite 15 misure cautelari e 17 perquisizioni. Il bilancio: 2 custodie cautelari in carcere nei confronti di altrettanti maggiorenni residenti a Monza e Cogliate (MB), tra cui il fornitore della giovane ricoverata in ospedale; 3 arresti domiciliari a carico di maggiorenni residenti a Monza, Nova Milanese (MB) e Biassono (MB); 2 obblighi di presentazione alla P.G. nei confronti di soggetti entrambi residenti a Monza; 8 permanenze in casa per altrettanti minorenni residenti a Mariano Comense (CO), Cogliate (MB), Nova Milanese (MB) e Cabiate (MB). Nei confronti di altri due indagati, non attinti da misure, sono in corso di esecuzione le perquisizioni.
Eppure nessuno, fino a oggi, aveva mai avuto problemi con la giustizia. Tutti insospettabili, giovani dalla faccia pulita, ma coinvolti in un business illegale e pericoloso. Durante le indagini sono stati sequestrati: 1 kg di hashish, 200 grammi di ketamina, 50 grammi di anfetamine, 100 grammi di MDMA, oltre 3.000 pasticche di ecstasy.
Un’operazione che squarcia il velo su un fenomeno sempre più diffuso: lo spaccio online tra giovanissimi.