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Monza, alla Scuola di Formazione Politica Alisei il 16 aprile si parla di mafie e democrazia

8 aprile 2025 | 12:41
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Monza, alla Scuola di Formazione Politica Alisei il 16 aprile si parla di mafie e democrazia

La sede della Camera del Lavoro ospiterà un incontro aperto al pubblico in cui interverranno l’eurodeputato Giuseppe Antoci, la giornalista di Fanpage Giorgia Venturini, la vicepresidente di Brianza SiCura, Lucrezia Ricchiuti e la referente di Libera Monza e Brianza, Cinzia Pugliese.

Monza. Sono ormai lontani gli anni in cui, quando si parlava di criminalità organizzata, sotto la luce dei riflettori finivano quasi soltanto la Sicilia per la mafia, la Campania per la camorra e la Calabria per la ‘ndrangheta. Ed è ormai chiaro da tempo che la criminalità i suoi affari migliori li fa invece nel Nord d’Italia dove circolano più soldi e lavoro. Lo hanno certificato decine di inchieste giudiziarie. Anche nella nostra Brianza dove sono passati 15 anni da quando “Infinito” ha aperto gli occhi a tutti sulla presenza della ‘ndrangheta nel nostro territorio.

Monza e la sua provincia, come testimonia anche negli ultimi anni l’aumento esponenziale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, è insieme a Como, Milano, Torino e Imperia quella con la più alta penetrazione delle mafie nel Nord Italia. Un trend che, oltre a destare preoccupazione, dovrebbe smuovere istituzioni ed opinione pubblica a fare qualcosa in più per difendere i valori della democrazia. Come cerca di fare la Scuola di Formazione Politica organizzata dall’Associazione Alisei e dalla Cgil di Monza e Brianza.

Giuseppe AntociL'europarlamentare Giuseppe Antoci

I DETTAGLI

L’iniziativa, rivolta a giovani tra i 16 e i 21 anni, oltre ad aver intitolato “Democratica” l’undicesima edizione in corso, il prossimo 16 aprile dalle ore 15.30 alle ore 17.30 propone un appuntamento speciale aperto a tutti quanto mai significativo nella Camera del Lavoro di Monza in via Premuda. A parlare di “Democrazia contro le mafie”, infatti, ci saranno l’eurodeputato Giuseppe Antoci, la giornalista di Fanpage Giorgia Venturini, la vicepresidente di Brianza SiCura, Lucrezia Ricchiuti e la referente di Libera Monza e Brianza, Cinzia Pugliese.

Ai giovani iscritti della Scuola di Formazione Politica, che ha costruito il suo programma di lezioni, laboratori e dibattiti ponendo al centro la Costituzione italiana proprio nell’anno in cui ricorre l’80esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, Antoci porterà la sua testimonianza non soltanto di politico, ma di “eroe dei nostri tempi”, come lo definì in un’intervista lo scrittore Andrea Camilleri.

Scuola Alisei

LA TESTIMONIANZA

L’europarlamentare, infatti, la notte fra il 17 e il 18 maggio del 2016, nel periodo in cui era presidente del Parco dei Nebrodi, la più grande area naturale protetta della Sicilia, si salvò miracolosamente da un attentato mafioso con il quale la criminalità organizzata voleva fargli pagare il fatto di aver introdotto un Protocollo di legalità, poi adottato a livello nazionale, per evitare che l’assegnazione degli affitti dei terreni agricoli e il conseguente giro milionario di fondi europei finisse, con pressioni e intimidazioni, nella mani della mafia.

Oggi Antoci, che dal dicembre 2014 vive sotto scorta, dagli scranni del Parlamento Europeo continua la sua battaglia per contrastare a livello continentale il riciclaggio e le infiltrazioni criminali. Parte importante della sua attività, però, si esplica nel parlare agli studenti e alle studentesse di scuole e università nel tentativo di sensibilizzazione i più giovani sul contrasto alle logiche mafiose, come farà anche il 16 aprile nell’appuntamento alla Scuola di Formazione Politica.

IL COMMENTO

“Parlando di democrazia, non potevamo tralasciare il tema delle mafie – afferma Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei – le organizzazioni criminali di stampo mafioso nel nostro Paese si sono storicamente misurate con le istituzioni della nostra Repubblica rapportandosi con una funzione di anti-Stato democratico, una via alternativa a quella dei diritti, una strada fatta di violenze, soprusi e privilegi per pochi a discapito dei cittadini onesti”.

garofaloGiorgio Garofalo

“La legalità, ma soprattutto la giustizia, rafforzano il patto democratico tra tutti i cittadini e aumentano la fiducia nelle istituzioni – continua – è molto meglio rivendicare un diritto che sperare in un favore della criminalità organizzata. La lezione speciale del 16 aprile, aperta a tutti, l’abbiamo realizzata con il contributo delle associazioni Libera Monza Brianza e Brianza SiCura che voglio ringraziare anche per il prezioso lavoro che svolgono sul territorio, con le scuole e non solo”.

IL MESSAGGIO

A pochi giorni dal 25 aprile, giorno dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, la Scuola di Formazione Politica di Alisei, che quest’anno è stata inaugurata da Pierluigi Bersani, ex segretario del Partito Democratico, dunque, parlerà soprattutto ai giovani. Coloro ai quali, in un contesto storico attuale molto complesso, viene affidato il compito di portare avanti i valori della democrazia.

“In tutti i sistemi avanzati libertà e democrazia vanno assieme – sostiene Lucrezia Ricchiuti, vicepresidente di Brianza SiCura – le mafie per molti aspetti sono l’antitesi precisa della democrazia. Laddove questa esige un uomo libero e istruito, quelle pretendono una persona sottomessa e priva di mezzi intellettuali”.

Lucrezia RicchiutiLucrezia Ricchiuti

LE PROSPETTIVE

“Le mafie attaccano lo Stato dall’esterno, ma anche dall’interno, facendo in modo che i meccanismi democratici non giungano a consegnare le proprie promesse di libertà ed emancipazione sociale – continua – esse si propongono come anti-stato che faccia fallire lo Stato e che poi si sostituisca ad esso”.

La lotta al fenomeno mafioso, quindi, deve coinvolgere diversi strumenti e tanti attori, istituzionali e non, capaci di convergere verso un unico obiettivo: combattere la mentalità criminale oltre ai suoi esponenti. “Purtroppo il fenomeno mafioso è largamente sottovalutato a Monza e in Brianza e la risposta antimafiosa è sensibilmente al di sotto della pericolosità della penetrazione delle mafie – afferma Ricchiuti – i cittadini e la politica in generale sottovalutano o non sono sufficientemente informati sulla tematica”.

“Lodevole quindi l’iniziativa di Alisei di inserire nel corso di formazione politica per le giovani generazioni il tema delle mafie perché le mafie si combattono prima di tutto con la coscienza civica, l’impegno democratico fatto di consapevolezza e partecipazione – conclude – in questo senso i giovani possono fare molto”.