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Il Comune di Monza vince al TAR. Semaforo verde per il piano attuativo di via Manara-Milazzo

9 aprile 2025 | 12:49
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Il Comune di Monza vince al TAR. Semaforo verde per il piano attuativo di via Manara-Milazzo

Il Tribunale Amministrativo sottolinea, inoltre, che il Piano in oggetto sviluppa una superficie complessiva di 8.535 mq, inferiore a quella occupata dai capannoni abbandonati, 9.190 mq, “con una sensibile riduzione dell’impatto sulla città e sui suoi servizi in generale”.

Monza – Il Tribunale Amministrativo Regionale di Milano ha dato ragione al Comune di Monza. Nella giornata di lunedì 7 aprile è arrivata la sentenza che respinge il ricorso presentato lo scorso ottobre da alcuni cittadini, che avevano sollevato perplessità sull’iter amministrativo del Piano Attuativo di via Manara-Milazzo.

Il TAR ha riconosciuto la piena legittimità del procedimento di approvazione, confermando la correttezza delle scelte tecniche e amministrative adottate dall’Amministrazione comunale.

Monza vince al Tar, sì al Piano Attuativo: un nuovo volto per l’area industriale dismessa

Il Piano Attuativo riguarda una zona oggi abbandonata e degradata, un’ex area industriale che si trasformerà in un nuovo comparto urbano. Il progetto prevede la realizzazione di: edifici residenziali di nuova generazione; un giardino pubblico accessibile a tutti i cittadini; una piazza come luogo di incontro e socialità; esercizi commerciali di vicinato, a servizio dei residenti; un collegamento ciclopedonale con la pista che costeggia il canale Villoresi.

Parola all’Amministrazione

La sentenza porta chiarezza su una situazione complessa e conferma la correttezza del percorso seguito dalla Amministrazione Comunale”, afferma l’Assessore al Governo del Territorio, “Non solo dichiara irricevibile il ricorso perché tardivo, ma entra anche nel merito, mettendo nero su bianco che una diversa altezza degli edifici rispetto a quella indicata nelle schede degli ambiti di rigenerazione non costituisce variante urbanistica, proprio perché “tale previsione ha valore indicativo e non prescrittivo” e conseguentemente non è richiesta verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica – VAS.

Il Tribunale Amministrativo sottolinea, inoltre, che il Piano in oggetto sviluppa una superficie complessiva di 8.535 mq, inferiore a quella occupata dai capannoni abbandonati, 9.190 mq, con una sensibile riduzione dell’impatto sulla città e sui suoi servizi in generale.

È una sentenza che costituisce un punto di riferimento. I principi affermati dal TAR –prosegue l’Assessore – non valgono solo per questo piano attuativo, ma per tutti gli ambiti di rigenerazione. I giudici amministrativi hanno fatto chiarezza su un tema che in questi tre anni in città è stato oggetto di molti fraintendimenti interpretativi delle norme urbanistiche nazionali, regionali e locali, dando pieno credito a quanto da sempre asserito dal Comune”.

Ora – conclude l’Assessore – il recupero dell’area, oggetto di degrado da decenni, potrà procedere, riconsegnando alla città una porzione verde di oltre 1.000 mq e una nuova piazza porticata a fianco delle nuove residenze, il tutto senza consumare suolo, anzi rinaturalizzando parte del suolo precedentemente utilizzato dai capannoni della fabbrica”.

Il cantiere era stato avviato nello scorso autunno. La durata dei lavori è prevista per quattro anni.