Un tributo a Pino Daniele apre Monza Visionaria: dieci giorni d’oro tra musica e bellezza

Dal jazz alla silent disco, dal Roseto alla Reggia: Monza Visionaria accende la città con eventi unici, performance e grandi ospiti.
Ci sono città che custodiscono i propri tesori in silenzio, e poi c’è Monza, che con il festival Monza Visionaria dal 6 al 15 maggio spalanca le porte alla meraviglia. La tredicesima edizione della rassegna, organizzata da Musicamorfosi, si muove tra le suggestioni de “L’estasi dell’oro”, titolo evocativo che guida un programma sfavillante. Non si parla di metalli preziosi, ma del “vero oro” della comunità: la musica, la cultura e la bellezza condivisa nei luoghi più affascinanti della città.
Dal jazz al classico, dalla silent disco al reading: ce n’è per tutti
Per presentare la rassegna, ieri 14 aprile si è tenuta una conferenza stampa in Comune a Monza, dove l’assessora alla Cultura Arianna Bettin e il direttore artistico Saul Beretta hanno snocciolato novità e programma. “Un appuntamento sempre atteso in città, una tradizione che però di tradizionale non ha proprio nulla, perchè Monza Visionaria ha sempre contenuti innovativi e coinvolgenti” – ha esordito l’assessora.
Il calendario è un caleidoscopio di stili e linguaggi: jazz, musica classica, elettronica, performance teatrali e letture musicali si intrecciano in una proposta eterogenea e coinvolgente. Si parte il 6 maggio con Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello che nel Teatro di Corte renderanno omaggio a Pino Daniele con il concerto Il cielo è pieno di stelle. A seguire, una sfilata di eventi unici: dai Notturni in triplice versione alla silent disco nel Cortile d’Onore, dalle maratone artistiche immersive ai concerti dell’Orchestra Canova.

Thomas Enhco, una stella internazionale a Monza
Tra i momenti da non perdere spicca l’arrivo di Thomas Enhco, uno dei giovani pianisti più brillanti del panorama internazionale. Il 7 maggio sarà nella chiesa di San Maurizio con Mozart Paradox, improvvisazioni in libertà sul genio salisburghese. L’8 maggio tornerà in duo con Vassilena Serafimova, virtuosa della marimba, per un viaggio musicale nel progetto Bach Mirror, una delle performance più attese e rare, in esclusiva italiana.
Due nuove produzioni e la magia dei luoghi storici
Tra le prime assolute, si segnala il “Magnificat” in scena il 12 maggio alla chiesa di Santa Maria al Carrobiolo: un tributo jazz al divino, sospeso tra spiritualità e sincretismo musicale, con la straordinaria voce di Badrya Razem. Il 14 maggio, invece, andrà in scena Rhapsody & Blues, un’imperdibile fusione tra Gershwin, i Queen e Dave Brubeck, con il pianista Marco Mezquida e l’Orchestra Canova. Tutto questo accadrà in cornici da sogno: Villa Reale, Teatro Villoresi, Roseto Niso Fumagalli, chiese e giardini segreti della città.

I notturni un tradizione che si rinnova ogni anno
Il cuore del festival è, come sempre, l’appuntamento con i Notturni in programma venerdì 9 e sabato 10 maggio. Quest’anno l’offerta è triplicata saranno ospitati non solo nell’inebriante atmosfera del Roseto Niso Fumagalli (dalle 21.30 a mezzanotte), ma anche nel Teatro di Corte (dalle 18.30 alle 22) e nei magnifici ambienti della Villa Reale (sempre dalle ore 18.30 alle 22). Sarà una maratona di eventi (performance, danze, prove attoriali e musica live) in grado di soddisfare tutti i gusti e tutti i palati e nel corso della quale gli spettatori saranno liberi di muoversi, guardare, ascoltare, ballare e abbandonarsi ai tanti stimoli proposti dagli artisti che vi prenderanno parte. Tra i numerosi appuntamenti dei Notturni spiccano, nel fitto cartellone di sabato 10 maggio, alle ore 18.30 e 20.30, il doppio concerto Quattro modi per sorridere (dal titolo di un brano del compositore Nicola Campogrande, in prima esecuzione a Monza) con l’Orchestra Canova e il giovane pianista Gabriele Strata (protagonista dell’evento delle 20.30) e la Tripla Silent Disco (tre dj con live set per poter scegliere in autonomia cosa ballare tra latin, house, techno ed electro revival) nel Cortile d’Onore della Reggia dalle ore 23 in poi.
Una rassegna d’oro, ma per tutti
Una rassegna accessibile e per tutte le generazioni. “Come sempre abbiamo scelto di lasciare alcuni appuntamenti gratuiti nonostante siano eventi di altissimo livello – sottolinea il direttore artistico -. Una scelta forte, che conferma la vocazione pubblica del progetto e lo rende un esempio concreto di welfare culturale”. Ma non è tutto, il calendario è stato costruito con appuntamenti anche per i giovani con la Silent Disco in Villa Reale dalle 23 in poi di sabato 10 maggio e la fiaba musicale “Pierino e il Lupo” in programma al Teatro di Corte l’11 maggio.

Il cambio di paradigma: la cultura conquista anche i privati
Gli organizzatori durante la presentazione hanno messo l’accento anche su una piccola, ma al tempo stesso grande, rivoluzione cittadina che sta avvenendo: per la prima volta a Monza, un numero consistente di sponsor privati ha deciso di sostenere un festival culturale: grandi nomi hanno scommesso sulla cultura come motore di valore, cambiando rotta rispetto alla tradizionale attenzione rivolta solo al sociale. “Un segnale che qualcosa, finalmente, si sta muovendo” sottolinea Bettin.
Una festa collettiva, un’esperienza trasformativa
“La musica è il vero oro della nostra comunità”, ha dichiarato il direttore artistico Saul Beretta. Monza Visionaria non è solo un festival, ma un’esperienza di bellezza condivisa, un’occasione per rimettere in circolo energia, emozioni, riflessioni. Un appuntamento che unisce, che fa bene al corpo e allo spirito. In un momento storico in cui la distanza sembra governare le relazioni, Visionaria propone vicinanza, ascolto, partecipazione” conclude Saul Beretta.
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