Una panchina bianca davanti al tribunale di Monza: ecco il profondo significato

28 aprile 2025 | 17:05
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Una panchina bianca davanti al tribunale di Monza: ecco il profondo significato

Una panchina bianca per ricordare le vittime del lavoro. Morti bianche che purtroppo continuano ad avvenire.

È bianca come le morti sul luogo di lavoro. Ed è stata inaugurata a Monza, in piazza Garibaldi, proprio di fronte alla panchina rossa, dedicata alle donne vittime di violenza. In occasione della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, che si svolge oggi 28 aprile, l’amministrazione comunale di Monza ha posato una panchina bianca, in memoria di tutte le vittime degli incidenti avvenuti nei luoghi di lavoro. La cerimonia, a cui avrebbe dovuto partecipare anche il sindaco, Paolo Pilotto, trattenuto tuttavia nel palazzo municipale per alcuni impegni pregressi, è stata celebrata questa mattina di fronte al tribunale di Monza. Oltre all’assessora alla viabilità, Irene Zappalà, ha partecipato anche Ivan Ghironzi, presidente dell’associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro di Monza e Brianza.

“L’’amministrazione comunale ha compiuto un gesto molto importante – ha dichiarato Ghironzi -. Questa panchina può diventare un simbolo di speranza per molti”. L’iniziativa è nata in seguito a una mozione presentata da Sarah Brizzolara, consigliera del Pd, approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Monza alla fine del 2024. All’inaugurazione della panchina bianca, oltre ai rappresentanti della giunta e del consiglio comunale hanno anche partecipato i vertici delle organizzazioni sindacali cittadine.

“Sono molto felice che oggi, in concomitanza con la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, è stata inaugurata in piazza Garibaldi a Monza la panchina bianca, la prima di Monza e Brianza e una delle prime in Italia, che ricorda le vittime del lavoro. – ha affermato Sarah Brizzolara, che ha aggiunto – Un simbolo che vuole essere una occasione di monito e di riflessione sulle troppe vittime del lavoro anche nella nostra Provincia (lo scorso anno sono stati 15 gli infortuni mortali) e sulle attenzioni normative e culturali necessarie per provare a combattere questa piaga. Frutto di una mia mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale a ottobre dell’anno scorso, un punto di inizio per un lavoro sul tema.”