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Quando 70 imprenditori brianzoli furono ricevuti da Papa Francesco

21 aprile 2025 | 17:11
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Quando 70 imprenditori brianzoli furono ricevuti da Papa Francesco

Nel giorno del commosso addio a Papa Francesco, APA Confartigianato Monza e Brianza ricorda con emozione la straordinaria giornata vissuta il 10 febbraio 2025, quando una delegazione di 70 imprenditori, dirigenti e dipendenti dell’associazione prese parte all’udienza con il Santo Padre nell’Aula Paolo VI in Vaticano.

Nel giorno del commosso addio a Papa Francesco, APA Confartigianato Monza e Brianza ricorda con emozione la straordinaria giornata vissuta il 10 febbraio 2025, quando una delegazione di 70 imprenditori, dirigenti e dipendenti dell’associazione prese parte all’udienza con il Santo Padre nell’Aula Paolo VI in Vaticano.

Papa Francesco: il ricordo della visita di Apa Confartigianato

Un momento di forte intensità spirituale e umana, che oggi assume un valore ancora più profondo e simbolico. In quella giornata speciale, Papa Francesco rivolse parole luminose al mondo dell’artigianato, parole che ora risuonano come un testamento prezioso per chi ogni giorno lavora con passione e dedizione. “Le macchine replicano, anche con una rapidità eccezionale, mentre le persone inventano. L’artigiano arriva prima di tutti a intuire il destino di bellezza che può avere la materia. E questo lo avvicina al Creatore”, disse il Papa, conquistando i cuori dei presenti con la sua umanità, la sua profondità, e quel modo unico di parlare a tutti, senza barriere.

Il Presidente di APA Confartigianato, Giovanni Mantegazza, aveva definito quell’incontro “un’occasione irripetibile, un dono”. Un momento in cui ci si è sentiti parte di una grande famiglia, unita non solo dalla professione ma da valori comuni, senso di appartenenza e voglia di costruire ponti, comunità e speranza.

Quel giorno, in mezzo a migliaia di volti arrivati da tutta Italia, c’era anche la Brianza, con le sue imprese, il suo tessuto produttivo, la sua anima laboriosa. E c’era un Papa che ascoltava e incoraggiava, riconoscendo nella creatività artigiana un atto di amore e di fede.