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“The Gate”, un portale per la memoria: al Parco di Monza l’omaggio a Papa Francesco

21 aprile 2025 | 11:37
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“The Gate”, un portale per la memoria: al Parco di Monza l’omaggio a Papa Francesco

The Gate è un grande portale alto 220 centimetri, interamente realizzato in bronzo e rivestito con un pizzo antico, anch’esso fuso nel metallo.

Monza – Il Parco di Monza accolse nel 2019 una nuova e significativa opera d’arte: The Gate, una scultura in bronzo realizzata da Sam Havadtoy, artista dalla cifra poetica e raffinata, noto per essere stato una delle personalità più interessanti della scena artistica newyorkese degli anni ’70 e ’80. L’opera fu creata per commemorare un evento storico per la città: la celebrazione della Santa Messa da parte di Papa Francesco, avvenuta il 25 marzo 2017 nel Parco, alla presenza di quasi un milione di fedeli.

Per rendere omaggio a quella giornata indimenticabile, il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza bandì un concorso per la realizzazione di un’opera capace di interpretare il messaggio di umanità, accoglienza e semplicità espresso dal Pontefice. Il progetto scelto fu quello di Havadtoy, ritenuto dalla commissione il più coerente e simbolico.

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The Gate è un grande portale alto 220 centimetri, interamente realizzato in bronzo e rivestito con un pizzo antico, anch’esso fuso nel metallo. Le due porte, appena socchiuse, lasciavano filtrare la luce, disegnando il profilo di una croce. L’opera invitava idealmente i visitatori ad attraversarla, richiamando l’immagine della Chiesa come luogo sempre aperto, accogliente, pronto ad abbracciare l’umanità tutta, così come descritto da Papa Francesco durante la sua omelia.

«L’opera di Sam Havadtoy – dichiarò Dario Allevi, allora presidente del Consorzio – fu un invito a spalancare le porte del cuore e ad aprire le braccia a Cristo e agli altri. Era il messaggio che il Santo Padre ci lasciò e che, giorno dopo giorno, tante persone hanno continuato a portare avanti con passione e spirito di servizio».

L’opera venne installata lungo il Viale Mirabello, nei pressi della storica dimora della famiglia Durini, in un punto simbolico che univa idealmente Villa Mirabello e Villa Mirabellino, come previsto nel disegno originario dei giardini. Questo posizionamento non fu casuale: The Gate diventò così anche uno strumento di valorizzazione del paesaggio e dell’architettura storica del parco.

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«The Gate – spiegò Piero Addis, Direttore Generale del Consorzio – rappresentò l’inizio di un viaggio simbolico. Era una soglia spirituale, un invito ad affrontare senza paura le sfide invisibili della vita. L’opera racchiudeva tutta la profondità spirituale che contraddistingueva il pontificato di Papa Francesco».

Con la sua inaugurazione, The Gate si aggiunse alle altre installazioni artistiche già presenti nel Parco di Monza, come Lo Scrittore di Giancarlo Neri e la suggestiva Voliera per umani di Giuliano Mauri. Ma questa scultura, scolpita nel bronzo e nella memoria collettiva, restò qualcosa di unico: un segno visibile e permanente dell’abbraccio di Papa Francesco alla città di Monza e al suo popolo.