Pedemontana, indennizzo boschi da oltre 8 milioni. Corbetta (Lega) si impegna a tenerli sul territorio

Due le condizioni del capogruppo regionale della Lega : “comuni coordinati per costruire un bando e identificazione delle aree”.
Il leghista regionale Alessandro Corbetta, brianzolo, promette di impegnarsi personalmente per trovare un’eccezione alla legge. Un’eccezione che consenta di mantenere sul territorio brianzolo parte degli indennizzi economici pagati da Pedemontana a Regione per il taglio dei boschi: oltre 8 milioni di euro. Perché, come è ormai noto, i fondi vengono versati da normativa a Regione Lombardia che poi, tramite bandi di riforestazione, li assegna ai progetti che, in ogni angolo della regione, si distinguano per valore e requisiti. Un meccanismo che quasi sicuramente lascia a bocca asciutta proprio quei territori che il taglio del patrimonio arboreo lo hanno patito. Vedi: Arcore, con la distruzione dei boschi di Bernate che spiana la strada alla Tratta C di Pedemontana.
La normativa sull’indennizzo di Pedemontana per i boschi

“Mi impegno personalmente – ha detto Corbetta – a favorire l’interlocuzione dei Comuni con gli assessori regionali competenti per avere un occhio di riguardo e trare una soluzione che riequilibri un po’ le cose”. Un impegno che, però, ha delle condizioni ferree, anche perché si tratterebbe di andare in deroga alla legge. A un’interrogazione sul tema promossa dal consigliere Onorio Rosati verso gli assessori regionali competenti è stata infatti data nei giorni scorsi una risposta il cui passaggio su cosa possa fare Regione Lombardia, recita: “Le somme di cui al comma 7 riscosse dalla Regione sono prioritariamente utilizzate, a favore dei territori di pianura e di collina, attraverso bandi di finanziamento secondo modalità definite con deliberazione della Giunta regionale in conformità alla normativa europea in materia di aiuti di Stato nel settore forestale. Regione Lombardia potrà quindi intervenire con bandi, come già avvenuto in passato (Bandi infrastrutture verdi 2016 e 2021), per sostenere la realizzazione di opere compensative”.
Le condizioni di Corbetta

Le condizioni imprescindibili alle quali Corbetta è disposto a spendersi per mantenere sul territorio una parte dell’indennizzo sono state esplicitate così: “un lavoro coordinato tra enti che porti a progettualità strutturate da presentare al prossimo bando – ha detto il capogruppo regionale del Carroccio – ma anche l’individuazione chiara di aree disponibili che si prestino alla rinaturalizzazione e al rimboschimento”. Il bando sarebbe quello dell’anno prossimo, con la prospettiva di chiudere il lavoro progettuale per fine 2025. In questo caso il leghista conferma la disponibilità a impegnarsi in prima persona nel coordinamento, “perché solitamente questa normativa che assegna gli indennizzi a Regione viene utilizzata per situazioni minori, magari il taglio di qualche albero in aree che i proprietari intendono mettere a frutto con attività agricole. Ma è chiaro che qui siamo invece in una situazione eccezionale: Pedemontana passa una volta sola”.
Nella risposta degli assessori regionali all’interrogazione di Rosati (alla quale se ne è aggiunta anche una di Corbetta stesso) , in calce, si specificano così i “Valori compensazioni pedemontana” richiesti dal consigliere:
•Fideiussione valore fideiussione a garanzia delle trasformazioni temporanee 1.400.000 già consegnata e verrà restituita a fine cantieri
•Compensazione trasformazione temporanea circa 350.000 nostro decreto di accertamento in fase di predisposizione
•Compensazione trasformazione definitive circa 7.300.000 nostro decreto di accertamento in fase di predisposizione
•Compensazioni trasformazioni definitive nei parchi circa 1.200.000 non di nostra competenza in quanto parchi autorità forestale sul loro territorio.