PGT Polo Istituzionale, per la consulta è SOS cemento: chiesto incontro con gli assessori

1 aprile 2025 | 09:37
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PGT Polo Istituzionale, per la consulta è SOS cemento: chiesto incontro con gli assessori
Via Grigna, dove ha sede la Provincia di Monza e Brianza (in foto)

Alla consulta San Biagio – Cazzaniga cuore della serata la discussione intorno all’Accordo di Programma per la variante al Piano di Governo del Territorio (PGT) relativa al cosiddetto “Polo istituzionale” in via Grigna.

Monza. Un progetto urbanistico che divide, un quartiere che è pronto ad alzare la voce. Il “Polo istituzionale” di via Grigna, al centro della 80ª riunione della Consulta di Quartiere San Biagio – Cazzaniga, rischia di trasformarsi in un botta risposta Comune-cittadini, non certo il primo caso a Monza. La posta in gioco? Un’area verde di 30.000 metri quadrati che potrebbe essere sacrificata per far spazio a nuovi edifici. I cittadini chiedono risposte.

Le paure della Consulta: “100.000 metri cubi di cemento”

Alla consulta San Biagio Cazzaniga cuore della serata la discussione intorno all’Accordo di Programma per la variante al Piano di Governo del Territorio (PGT) relativa al cosiddetto “Polo istituzionale” in via Grigna. Il progetto prevede 100.000 metri cubi di nuove costruzioni nell’area della ex Caserma IV Novembre, con residenze universitarie, parcheggi interrati, una sede per la Guardia di Finanza e grattacieli di 13 piani. Un cambiamento radicale per il quartiere, sostiene la consulta, che si troverebbe a fare i conti con un aumento della densità abitativa e del traffico. Ma il problema principale è soprattutto un altro: per realizzare il progetto, andrebbero abbattuti ettari di bosco cresciuto negli ultimi vent’anni, “30.000 metri quadrati di bosco spontaneo“, precisano.
E così la Consulta ha espresso preoccupazione per la mancanza di un piano chiaro sulla compensazione ambientale, chiedendo che eventuali interventi di rimboschimento avvengano all’interno della città e non in comuni limitrofi. La contro-proposta? Che le compensazioni ambientali – tra due e cinque volte la superficie disboscata – vengano realizzate all’interno del comune di Monza, preferibilmente nella zona della Boscherona, destinata al progetto dal nome evocativo: “Giardino della Rigenerazione”.

Per l’assessora Fumagalli bene una riflessione sulla rigenerazione urbana

In consulta, l’Assessora alla partecipazione Andreina Fumagalli ha portato all’attenzione il modello dei “placemaker”, cittadini attivi che trasformano spazi urbani in luoghi di socialità, prendendo ispirazione dalla riqualificazione della High Line di New York. L’obiettivo è stimolare una riflessione sulla rigenerazione urbana anche a Monza. In questa direzione si inserisce anche la decima edizione delle “Pulizie di Primavera”, prevista per il 12 aprile, che quest’anno si trasformerà in un evento di aggregazione e conoscenza del territorio. I partecipanti, muniti di guanti e sacchetti, percorreranno il quartiere riscoprendone la storia e le peculiarità attraverso racconti e aneddoti.

Le tre richieste della Consulta

La Consulta chiede che le compensazioni per il disboscamento avvengano entro i confini di Monza o nelle aree limitrofe; che l’eventuale realizzazione del Centro Civico sia svincolata dagli altri insediamenti privati, con una propria autonomia edificatoria, e infine la convocazione di un’assemblea pubblica per discutere e chiarire le funzioni di servizio pubblico dell’area, “evitando decisioni calate dall’alto”.