Salone del Mobile 2025, la Brianza del design non arretra: “Un’eccellenza che resiste anche a Trump”

10 aprile 2025 | 00:11
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Salone del Mobile 2025, la Brianza del design non arretra: “Un’eccellenza che resiste anche a Trump”

La Brianza si conferma regina indiscussa, cuore operativo e creativo del comparto legno-arredo, nonché motore dell’export lombardo.

Quando si parla di design italiano nel mondo, spesso si evocano le grandi firme, gli stili inconfondibili, le forme iconiche. Ma dietro ogni prodotto che incarna l’eleganza e la funzionalità del Made in Italy c’è un territorio che da sempre ne è l’anima produttiva e culturale: la Brianza. E lo dimostra, ancora una volta, l’edizione 2025 del Salone del Mobile di Milano, evento simbolo di un settore che rappresenta non solo un’eccellenza estetica, ma anche una colonna portante dell’economia lombarda e nazionale.

Con i suoi oltre 2.000 espositori provenienti da 37 Paesi, 800.000 visitatori attesi e un indotto che coinvolge decine di comparti – dal turismo all’artigianato, dalla formazione alla logistica – il Salone del Mobile è il punto di riferimento globale per l’intero settore dell’arredo e del design. Un evento che fa da specchio allo stato di salute dell’industria creativa italiana, ma che è anche una finestra aperta sul futuro, sull’innovazione e sulla capacità di resistere e rilanciarsi di fronte alle sfide globali: dalla crisi dei mercati alla concorrenza estera, fino ai recenti (e poco fa rimandati) dazi USA.

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In questo scenario, la Brianza si conferma regina indiscussa, cuore operativo e creativo del comparto legno-arredo, nonché motore dell’export lombardo. Una terra di imprese, famiglie, artigiani e imprenditori che, giorno dopo giorno, mettono in pratica un sapere antico con strumenti moderni, realizzando prodotti che arredano case, spazi pubblici, hotel e uffici in tutto il mondo. Un territorio che ha saputo trasformare la tradizione in innovazione, mantenendo salda un’identità che si fonda sul lavoro ben fatto, sul gusto per il dettaglio e su una rete di competenze difficilmente replicabili altrove.

Non si tratta solo di numeri – pur impressionanti – ma di valori, di storia industriale, di visione. Il Salone del Mobile 2025 non è quindi solo una vetrina per il design, ma un’occasione per raccontare l’anima profonda di una Brianza che non si arrende, che non teme le sfide e che continua a essere un modello imprenditoriale per l’Italia e per l’Europa.

Ed è proprio da qui che partono molte delle riflessioni emerse nel giorno inaugurale del Salone, raccolte dalle voci dei protagonisti istituzionali e imprenditoriali della regione e del nostro territorio.

Il Salone del Mobile 2025 parla brianzolo: eccellenza, resilienza e identità

Alessandro Spada

“Il settore industriale del design e dell’arredo in Lombardia impiega 50mila addetti e conta 7,7 mila unità locali di aziende che generano esportazioni per 4,8 miliardi di euro, pari a circa il 30% del totale export nazionale del settore – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Monza Brianza e Milano rappresentano i principali poli produttivi della regione. Nel settore, Monza e Brianza vanta 12mila occupati e un export di 1,2 miliardi di euro, mentre a Milano gli addetti sono 6,3mila e le esportazioni raggiungono 1,1 miliardi di euro. Questi numeri testimoniano l’eccellenza delle nostre imprese, vere protagoniste del Made in Italy che il mondo ci invidia. L’edizione 2025 del Salone del Mobile sarà un’importante vetrina per il settore, offrendo nuove opportunità di crescita e di espansione su nuovi mercati internazionali: un’occasione ancora più cruciale alla luce delle incertezze legate ai dazi USA, paese che genera l’11% dell’export lombardo del design e dell’arredo”.

Barbara Mazzali assessore regionale turismo

“Il Salone del Mobile non è soltanto una fiera: è un manifesto vivente del genio italiano, della creatività lombarda e della nostra capacità di unire estetica, funzionalità e innovazione. È l’emblema di un’Italia che non arretra, nemmeno di fronte alle sfide globali. Nemmeno di fronte ai dazi. È un simbolo di riscatto e di orgoglio nazionale”. Lo ha dichiarato l’assessore al Design, Moda, Turismo e Marketing Territoriale di Regione Lombardia, Barbara Mazzali, in occasione della 63esima edizione del Salone del Mobile a Fiera Milano Rho. “In un momento in cui le tensioni commerciali internazionali generano nuove incertezze, e in cui l’imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti mette a dura prova alcuni settori chiave della nostra economia, il Salone del Mobile dimostra che la qualità italiana sa imporsi per la sua eccellenza, per la sua storia e per la sua capacità di innovazione continua- continua Mazzali-. I numeri parlano chiaro: oltre 800 mila le presenze attese, più di 50 Paesi rappresentati, un indotto che va ben oltre il design, coinvolgendo turismo, artigianato, formazione e filiere produttive strategiche”. “Anche i consumatori americani, come ha ricordato il Ministro Urso, continuano a scegliere l’Italia. E continueranno a farlo, perché il design italiano non è sostituibile. Non si può replicare, non si può delocalizzare. È unico, perché nasce da un saper fare che ha radici nella nostra storia, nelle nostre botteghe, nelle nostre università e nella creatività dei nostri giovani. Come Regione Lombardia – ha concluso Mazzali –Il Salone del Mobile è la prova vivente che quando l’Italia fa squadra, può affrontare qualsiasi sfida. Anche quelle globali”

Giovanni Mantegazza Apa

“Il Salone del Mobile e il Fuorisalone rappresentano annualmente un’opportunità straordinaria per le nostre imprese, simbolo di innovazione, creatività e qualità artigiana che caratterizzano il nostro Made in Italy. Quest’anno, in un contesto internazionale segnato da incertezze economiche e geopolitiche, con i timori legati ai dazi USA e alle turbolenze finanziarie, la partecipazione a questo evento assume ancora più significato. Le nostre imprese sono pronte a mettersi in gioco, portando al Salone e al Fuorisalone le loro eccellenze, con uno spirito di resilienza e di ottimismo che caratterizza la nostra tradizione imprenditoriale. In questo scenario, non possiamo ignorare le sfide globali, ma al contempo, Milano, con il suo palinsesto di oltre 1300 eventi diffusi, è un segno tangibile della nostra capacità di reagire e di innovare. Anche noi, come Apa Confartigianato, siamo presenti con una settimana di eventi ed esposizioni presso il Milano Certosa District che testimoniano il nostro impegno a supporto delle piccole e medie imprese, valorizzando il lavoro dei nostri artigiani. L’energia che Milano sta vivendo in questi giorni, con una previsione di 800mila visitatori, è la prova che la creatività non si ferma, anche quando l’incertezza sembra prevalere” commenta il Presidente di Apa Confartigianato Giovanni Mantegazza.

Franco Goretti

Ma accanto ai numeri e alle istituzioni, sono soprattutto le imprese artigiane e le PMI a portare alta la bandiera della Brianza. Lo ribadisce con forza Franco Goretti presidente di Confimi Industria Monza & Brianza. “Confimi industria Monza & Brianza, associazione di PMI di cui sono Presidente, rappresenta come è noto, un importante numero di aziende manifatturiere del settore  per la progettazione e realizzazione di mobili ed arredi. Fatta questa premessa e riconosciuta l’importanza  Mondiale di questa manifestazione Fieristica che anche quest’anno riconfermerà con espositori e clienti visitatori il proprio posizionamento di primissimo  livello, mi fa obbligo  rilevare che ancora una volta il costo della partecipazione alla manifestazione  ha costretto, in numero sempre maggiore nostre associate a pensare a soluzioni espositive Fuori Salone creando stand molte volte  anche lontani dal posizionamento del salone vero e proprio od in altri casi l’indisponibilità di spazi adeguati provocante lo stesso risultato. Sarebbe auspicabile  una rivisitazione degli spazi espositivi rendendoli più adeguati e disponibili per tutti i richiedenti entro salone evidentemente ,non discriminanti. In conclusione comunque nonostante il particolare difficile momento economico ancora una volta i nostri imprenditori dimostreranno la eccezionale resilienza che li caratterizza”.

federico romani

Il presidente del Consiglio regionale Federico Romani, intervenuto all’inaugurazione, ha definito il Salone “il termometro del dinamismo economico lombardo, testimonianza di un Paese che non teme le sfide globali”, lodando l’innovazione come DNA delle imprese lombarde e “la capacità del design italiano di anticipare il futuro”. “Un Paese che non teme le sfide e le incertezze della situazione economica internazionale: Milano e la Lombardia si confermano le capitali mondiale del design, qui oltre duemila espositori da 37 Paesi con 148 brand presenti, a confermare il ruolo centrale del nostro Paese e della nostra regione. Innovazione è da sempre la parola chiave del Salone del Mobile -ha aggiunto Romani-. L’innovazione è un carattere fortemente connaturato al DNA delle aziende lombarde, dei brand e dei designer che ogni giorno affrontano le sfide del mercato con il proprio lavoro, la propria creatività, con coraggio e determinazione. Al Salone ci sono donne e uomini capaci di immaginare e anticipare il futuro con coraggio, con la capacità di trovare soluzioni nuove e di dare forma alle idee”.

I numeri di questa edizione confermano il Salone come il punto di riferimento internazionale del mondo del design e dell’arredamento, un comparto che vale di 51,6 miliardi di euro in uno scenario in cui la crisi della domanda a livello globale, unita alle tensioni geopolitiche e commerciali in Paesi chiave per l’export italiano, sta colpendo duramente la produzione italiana ed europea. Il mercato Usa per il settore del legno arredo continua ad essere il primo extra-Ue e nel 2024 ha registrato un miglioramento dell’1,5%. In prospettiva i mercati emergenti sono India, Messico, Brasile, Turchia, Arabia Saudita e i Paesi del Golfo, aree in cui l’export di settore segna una crescita intorno al 20%.

“L’evento punta come ogni anno anche sui giovani, con il SaloneSatellite che, dopo aver festeggiato i 25 anni, torna con 700 designer under 35 da 36 nazioni e 20 scuole e università di design internazionali. Il 2025 è inoltre l’anno di Euroluce, con 306 espositori da 25 Paesi tra i migliori brand del settore, il 45% dei quali dall’estero. Ci sarà anche la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum, confronto a più voci sulla progettazione della luce, con 20 relatori da tutto il mondo. C’è, poi, il dato del fatturato complessivo: 9,2 miliardi di euro per i brand italiani che esporranno (il 34% del fatturato dell’intero sistema arredamento nazionale, che conta oltre 21mila aziende) a cui si aggiungono i quasi 7 miliardi euro di fatturato complessivo dei brand esteri. Infine, Milano Design Week e il Fuorisalone animeranno la città con oltre 1.650 appuntamenti, che si terranno in tutti i quartieri, dal centro alla periferia, dagli show room, ai palazzi storici, fino ai teatri. La Lombardia è la prima Regione italiana in termini di fatturato anche nel settore del legno e dell’arredo, arrivando a 8.200 imprese e oltre 51.800 addetti. A spiccare nella classifica è però la provincia di Monza e Brianza, un primato nella produzione di mobili che conferma la fama mondiale del nostro territorio. Il ‘Made in Brianza’ è infatti sinonimo di eccellenza e qualità indiscussa con più di 1.200 aziende e circa 9.700 addetti per un giro d’affari di ben 2,1 miliardi di euro”. ha concluso Romani.

alessandro corbetta lega

Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, ha ricordato come “la Brianza sia il primo distretto del legno-arredo d’Italia con oltre 1.200 imprese e 9.700 addetti per un giro d’affari che ha toccato i 2,1 miliardi nel 2024. La Regione è e sarà sempre al fianco delle imprese del territorio. In Brianza è infatti presente il maggior numero di imprese in Italia coprendo il 40% del totale regionale e il più alto valore di esportazioni toccando quasi 1,2 miliardi nel 2024. Regione Lombardia è al fianco del nostro territorio famoso per la sua lunga tradizione artigianale e la capacità di innovare grazie alla presenza di numerose aziende leader nel settore, e a una fitta rete di piccole e medie imprese che garantiscono l’eccellenza della produzione. Come Lega continueremo a sostenere le politiche per tutelare e valorizzare il distretto del legno e dell’arredo”.