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Seregno: aggressione in centro, due minorenni nel mirino delle indagini

15 aprile 2025 | 17:15
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Seregno: aggressione in centro, due minorenni nel mirino delle indagini

Una brutale aggressione avvenuta nel cuore della città lo scorso novembre ha portato all’identificazione di due minorenni, ora nel mirino delle indagini.

Seregno – Una brutale aggressione avvenuta nel cuore della città lo scorso novembre ha portato all’identificazione di due minorenni, ora nel mirino delle indagini. I fatti risalgono alla notte del 30 novembre 2024, quando un giovane è stato assalito nei pressi di Piazza Concordia da un gruppo di sei individui, in quella che si è poi rivelata essere una violenta rapina.

L’aggressione sarebbe avvenuta in modo repentino: il giovane sarebbe stato accerchiato, colpito agli arti con un manganello telescopico e ferito al volto con un frangivetro. Dopo averlo immobilizzato e colpito, gli aggressori si sarebbero dati alla fuga portando via il suo telefono cellulare. Solo l’intervento provvidenziale di alcuni passanti ha interrotto l’assalto e consentito di prestare soccorso alla vittima, trasportata in seguito all’ospedale di Desio, dove le sono state riscontrate ferite lacero-contuse e contusioni multiple, con una prognosi di 20 giorni.

polizia locale seregno

Le indagini e le prime svolte

L’indagine, condotta dal Nucleo Sicurezza Urbana della Polizia Locale di Seregno, si è concentrata da subito sulla raccolta dei filmati delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona. Grazie alle immagini, è stato possibile isolare un gruppo di giovani compatibile con le descrizioni della vittima. Determinanti si sono rivelati alcuni dettagli dell’abbigliamento e il riconoscimento da parte degli agenti.

Nei giorni successivi, due minorenni residenti nei comuni limitrofi sono stati fermati durante controlli di routine. A seguito degli elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria avrebbe autorizzato perquisizioni domiciliari a carico dei due giovani.

Armi, indizi e chat compromettenti

Le perquisizioni avrebbero permesso di ritrovare oggetti compatibili con quelli usati durante la rapine del 30 novembre, nonché ulteriori oggetti ed elementi in relazioni ai quali sono in corso verifiche e sui quali vi è il massimo riserbo.
A confermare i sospetti degli inquirenti sono intervenute anche le analisi preliminari dei dispositivi elettronici sequestrati: all’interno di uno smartphone, intestato al giovane ma dichiarato acquistato solo di recente, sarebbero emerse conversazioni che sembrerebbero confermare dinamiche di gruppo violente, riferimenti a presunte “missioni punitive” e scontri organizzati con altri giovani provenienti da comuni vicini.

Uno spaccato allarmante di devianza minorile

Le indagini, tuttora in corso, delineerebbero uno scenario inquietante in cui un gruppo giovanile sembrerebbe essersi strutturato con l’intento di compiere atti violenti, intimidazioni e aggressioni mirate.
Spetterà ora al Comando di Via Messina verificare se ci si trovi di fronte non a un singolo episodio isolato, ma a un contesto di microcriminalità giovanile organizzata, con dinamiche simili a quelle delle bande metropolitane, già emerse in altri territori italiani.
La Polizia Locale prosegue le attività per identificare eventuali altri soggetti coinvolti e fare piena luce sull’organizzazione e le finalità del gruppo.

Risulta comunque essere fortunatamente un episodio isolato nella città di Seregno negli ultimi tempi.