STMicroelectronics, salta il vertice coi ministri. L’attacco del PD: “Gravissimo. E Regione esca dall’immobilismo”

L’atteso incontro al Ministero si è svolto senza i ministri e senza risposte chiare sul piano industriale. Il Partito Democratico: “Il Governo non solo è assente, ma evita il confronto”.
Ha generato reazioni di stupore e indignazione l’assenza dei ministri del Made in Italy e dell’economia, rispettivamente Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti, all’atteso tavolo di confronto a Roma sul futuro della STMicroelectronics. È durissimo il Partito Democratico che proprio nella giornata di oggi, giovedì 3 aprile – data dell’incontro poi saltato a seguito della decisione di convocare un consiglio dei ministri straordinario legato ai nuovi dazi USA – ha definito l’assenza dei ministri “un fatto di una gravità inaudita“.
“Una scelta ancor più inaccettabile se si considera che, davanti al Ministero, erano presenti centinaia di lavoratori e lavoratrici giunti da tutta Italia – dalla Lombardia alla Sicilia – per manifestare preoccupazione per il proprio futuro e sostenere la trattativa”, hanno detto tempestivamente Silvia Roggiani, segretaria regionale Pd Lombardia, Lorenzo Sala, segretario provinciale Pd Monza e Brianza, e Gigi Ponti, consigliere regionale Pd Lombardia.
“STMicroelectronics – proseguono – è una realtà decisiva per il futuro della manifattura italiana ed europea. Il sito di Agrate rappresenta un’eccellenza tecnologica e occupazionale per la Brianza e per l’intera Lombardia. Mentre cresce il rischio di un ridimensionamento industriale, il Governo non solo è assente, ma evita il confronto”.
“È inaccettabile che una Regione come la Lombardia si chiami fuori da una vicenda di tale portata”
E poi la sferzata anche a Regione Lombardia. “In questa situazione – aggiungono Roggiani, Sala e Ponti – è grave anche il silenzio del presidente Fontana e dell’assessore Guidesi, che pure hanno competenze e responsabilità in materia, che non hanno finora espresso alcuna posizione né avanzato proposte concrete. È inaccettabile che una Regione come la Lombardia, cuore produttivo del Paese, si chiami fuori da una vicenda di tale portata. Come Partito Democratico continuiamo a stare dalla parte dei lavoratori. Il Governo si assuma le proprie responsabilità. La Regione esca dal suo immobilismo. I lavoratori non possono essere lasciati soli”.
ST, preoccupazioni anche dai sindacati
Il confronto con i Ministri è stato posticipato al prossimo 10 aprile. Intanto anche i sindacati continuano ad esprimere preoccupazioni sul caso ST. Come abbiamo riportato qui, FIOM Cgil ha rinnovato il proprio fermo rifiuto di qualsiasi ipotesi di riduzione del personale e ha denunciato il rischio che l’assenza di una strategia chiara possa minare l’occupazione e la produttività aziendale.